La strategia del rinvio paga: Ubisoft estende i tempi di sviluppo dei suoi titoli di punta dopo il successo di Assassin's Creed Shadows (che potete acquistare su Amazon). Il colosso francese dei videogiochi ha finalmente trovato la formula vincente, ma a costo di ripensare profondamente il proprio calendario di uscite. Dopo aver ritardato ben due volte il lancio di Shadows per garantirne la qualità, l'azienda ha annunciato ufficialmente che ritarderà anche alcune delle sue "produzioni più importanti" previste per l'anno finanziario in corso, che si concluderà nell'aprile 2026. Sebbene non siano stati indicati specificamente i titoli coinvolti, è probabile che questa decisione riguardi il prossimo capitolo di Assassin's Creed, il remake di Splinter Cell e il vociferato nuovo episodio della serie Ghost Recon.
Riorganizzazione strategica e nuova partnership
La decisione di rallentare il ritmo di pubblicazione si inserisce in un contesto di profonda ristrutturazione aziendale. Nelle scorse settimane, Ubisoft ha annunciato la creazione di una nuova sussidiaria in collaborazione con il gigante cinese Tencent, che investirà oltre un miliardo di dollari nell'operazione. Questa nuova entità sarà responsabile della gestione dei tre franchise più redditizi dell'azienda: Assassin's Creed, Far Cry e Rainbow Six. Parallelamente, la casa madre continuerà a occuparsi di tutti gli altri titoli, puntando a ridurre i costi e a rivedere i propri processi produttivi.
Nel suo ultimo rapporto finanziario, Ubisoft ha dichiarato: "Dopo un'attenta revisione della propria pipeline, avvenuta tra ottobre e dicembre, il Gruppo ha deciso di concedere tempo di sviluppo aggiuntivo ad alcune delle sue produzioni più importanti, al fine di creare le condizioni migliori per il successo. Questa decisione è già stata vantaggiosa per la qualità di Assassin's Creed Shadows". L'azienda ha inoltre precisato che gli anni fiscali 2026-27 e 2027-28 vedranno una crescita significativa rispetto al 2025-26, grazie ai "contenuti di forte impatto provenienti dai marchi più importanti del Gruppo".
Sebbene Ubisoft non abbia specificato quali progetti subiranno ritardi, è ragionevole ipotizzare che tra questi ci siano il remake di Splinter Cell (la cui uscita era prevista per il 2026) e probabilmente Assassin's Creed Hexe (annunciato nel 2022 ma ancora privo di una data di lancio ufficiale). Questi rinvii testimoniano un cambio di approccio significativo per un'azienda che in passato è stata criticata per aver pubblicato giochi non sufficientemente rifiniti.
Non tutto il calendario di rilascio sarà però stravolto. Alcuni titoli già annunciati sembrano al riparo dai ritardi: Anno 1177 Pax Romana (previsto per il 2025) e il remake di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo (la cui uscita è fissata per il 2026) sono entrambi elencati tra i giochi che Ubisoft si aspetta di lanciare durante l'anno finanziario in corso. L'azienda ha inoltre specificato che "altri titoli previsti per questa finestra temporale saranno annunciati in una fase successiva".
Oltre ai titoli ufficialmente confermati, diversi progetti non ancora annunciati potrebbero subire slittamenti significativi. Secondo quanto riportato da Insider Gaming all'inizio dell'anno, un nuovo capitolo della serie Ghost Recon sarebbe in lavorazione con l'obiettivo di essere lanciato tra il 2025 e il 2026. Allo stesso modo, l'inevitabile Far Cry 7 avrebbe avuto come target il 2026, mentre sarebbe in fase di sviluppo anche uno spinoff basato sul concetto di "extraction shooter".
Altri progetti di cui si vocifera includono un remake di Assassin's Creed Black Flag, un gioco multiplayer standalone ambientato nell'universo di AC e un battle royale fortemente ispirato ad Apex Legends. Tuttavia, considerando il processo di riorganizzazione e riduzione dei costi in atto, resta incerto se e quando questi titoli verranno annunciati e pubblicati.
La nuova strategia di Ubisoft sembra quindi orientata a privilegiare la qualità sulla quantità, invertendo una tendenza che negli ultimi anni aveva portato a risultati altalenanti. L'esperienza positiva con Assassin's Creed Shadows ha dimostrato che concedere più tempo agli sviluppatori può tradursi in prodotti migliori e, di conseguenza, in maggiori vendite e soddisfazione dei giocatori. In un settore sempre più competitivo, dove le aspettative dei consumatori sono cresciute esponenzialmente, questa potrebbe rivelarsi la mossa vincente per riconquistare la fiducia del pubblico e garantire un futuro sostenibile all'azienda? Lo scopriremo.
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