Un libro reale
Terminati i tecnicismi, il creatore della trama del gioco ha annunciato che il titolo sarà suddiviso in più episodi, a loro volta composti da un quantitativo indeterminato di missioni. La voce di Alan, presente in alcune sequenze, accompagna il rumore di una matita, che corrisponde alla simbolica stesura del libro. Come nella sua narrazione, il nostro eroe, dopo aver percorso pochi metri in auto, incontra un autostoppista. Nel bel mezzo di una conversazione, il passeggero nota un incidente ed Alan decide di fermarsi per soccorrere la povera malcapitata. All'improvviso, però, un camion a folle velocità perde il controllo ed investe l'auto del protagonista, con ancora a bordo l’autostoppista. Alan, a questo punto, è disorientato: anche nel suo libro moriva l'autostoppista.
Poco dopo, il nostro eroe si risveglia nel luogo dell'accaduto, senza trovar più i corpi delle vittime. Munito di una torcia, Wake percorre un ponte di legno fino a sentir evocare il suo nome. Da questo preciso istante, il gioco si tramuta in un vero e proprio thriller psicologico: la telecamera (in bianco e nero) stacca nello sguardo di un'entità misteriosa (l'autostoppista?), mostrando i suoi passi verso l’estremità del ponte da poco raggiunta da Alan. Il programmatore decide così di spingere il protagonista verso la cima della collina, seguendo un percorso stradale. Incredibilmente, ogni qual volta si appresta a superare un lampione della luce, la lampadina esplode. Raggiunta una misteriosa casa, Alan si gira, punta la torcia e focalizza un'ombra. A quel punto estrae una pistola e fredda la pericolosa anima. Alle sue spalle, le luci della casa si spengono a catena e al nostro eroe non resta altro che addentrarsi al suo interno. Fine della dimostrazione, con tanto di cardiopalma per tutti.