Evoluzione? Rivoluzione!

Se il 2008 è stato abbastanza povero quanto a giochi di strategia in tempo reale, il 2009 potrebbe essere l’anno del riscatto e delle novità. Di sicuro non con Starcraft 2, che da software si sta trasformando in vaporware, ma con l’ultimo nato in casa Relic, Warhammer 40 000: Dawn of War 2, che segna una svolta nel genere RTS.

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a cura di Tom's Hardware

Evoluzione? Rivoluzione!

Le principali novità di DOW 2 vanno cercate sul campo di battaglia. L'obiettivo del gioco non è la costruzione di nuove unità e la distruzione delle basi nemiche, perché questi elementi non esistono. Le missioni di DOW 2 somigliano più a un hack and slash tattico, piuttosto che a un tradizionale gioco di strategia: l'obiettivo delle missioni è la difesa di un punto strategico, la distruzione di basi nemiche, la raccolta di vari oggetti o l'annientamento di un boss. Le missioni con i boss sono le più impegnative, perché i grossi mostri che dobbiamo fronteggiare hanno una barra di energia parecchio lunga, usano dei colpi speciali ultrapotenti e per vincere bisogna puntare ancor di più sulla microgestione dei singoli componenti della nostra squadra.

Solitamente, le scaramucce iniziano con il lancio di un pod che contiene le squadre selezionate per raggiungere l'obiettivo, indicato in modo chiaro sulla mappa. Il pod atterra ad alcune decine di metri dall'obiettivo, una breve distanza che però è ricca di orde di nemici, sparpagliati dappertutto. Per sgominare i nemici, bisogna mettere a punto una strategia. La forza di DOW 2 sta proprio nella necessità di creare di volta in volta una tattica di gioco per raggiungere l'obiettivo e completare la missione.

Facciamo un esempio: ci troviamo di fronte ad una trentina di orchi armati di mitragliatrici pesanti, protetti da lontano da granatieri che lanciano bombe non appena tentiamo di avvicinarci. Potremmo pensare di lanciarci nella mischia nella speranza di distruggere un po' di pelleverde, poi fare dietrofront e ripetere questo assalto a più riprese, fino a quando non riusciamo ad annientare tutte le unità nemiche. Tuttavia, è molto più semplice inviare gli uomini di Thaddeus muniti di jet pack direttamente sui granatieri, bloccando così la copertura offerta agli orchi, lanciare una granata nel mucchio degli orchi armati di mitragliatrice e sferrare quindi l'attacco decisivo, protetti anche da un Heavy Bolter installato lì vicino per garantire una buona copertura alle nostre truppe. Situazioni come queste, in cui bisogna sfruttare le particolari abilità delle nostre truppe, ricorrono spesso nel corso del gioco e la ricetta messa a punto da Relic funziona. Non c'è nulla di più gratificante che vedere la propria tattica studiata a tavolino portare alla distruzione totale delle truppe nemiche, senza la perdita di una sola unità.

In quest'ottica, è importante avere buoni riflessi e tenere a mente le scorciatoie da tastiera, un po' come negli FPS.

Scherma classico: mentre gli Orchi vengono messi sotto pressione dai colpi di Avitus, gli uomini di Thaddeus, con i loro jet pack, si preparano a buttarsi nella mischia.

Per poter definire rivoluzionario un gioco, non basta una buona idea, ma ci vogliono anche altre innovazioni. Le novità di DOW 2 non si limitano alle fasi di combattimento, ma riguardano anche la gestione dei soldati. Come detto all'inizio, i nostri uomini guadagnano esperienza e abilità a seconda di come e quanto vengono usati. Per incollare ancor di più il giocatore al monitor, Relic ha dotato ogni soldato di un inventario: spade, granate, stendardi, accessori, kit medici, oggetti vari. Le possibilità offerte al giocatore all'interno dell'inventario sono davvero tante.