Wolfenstein: Youngblood, provato il nuovo capitolo durante l'E3 2019

Durante l'E3 2019 abbiamo provato in anteprima Wolfenstein: Youngblood di Machine Games in una prova di circa un'ora.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

In uscita il prossimo 26 luglio 2019, Wolfenstein: Youngblood si pone per essere lo sparatutto dell'estate. In occasione dell'E3 2019 lo abbiamo provato insieme a un collega americano, potendo testare anche la modalità cooperativa.

Il gioco è ambientato 20 anni dopo le vicende accadute in Wolfenstein II The New Colossus. Blazkowicz è scomparso e le sue figlie, Jessica e Sophia decidono di indagare a Parigi, ancora sotto il dominio nazista, per cercare di rintracciarlo e portarlo in salvo. Si tratta quindi di un titolo a metà tra il sequel e lo spin-off.

Se ti fermi, muori

Wolfenstein, esattamente come DooM - con le opportune differenze - è un titolo in cui muoversi è fondamentale per la sopravvivenza, in questo Wolfenstein: Youngblood è ancora più fondamentale. Il gioco si pone per essere giocato in cooperativa con gli amici, prima dell'inizio della partita ci è data la possibilità di scegliere chi utilizzare tra le due sorelle, scegliere il colore dell'armatura, il tipo di elmo, di arma bianca, il tipo di gesto e il tipo di abilità.

Tutto è estremamente personalizzabile e da un certo punto di vista, questo Wolfenstein Youngblood introduce una serie di caratteristiche che normalmente troviamo nei giochi di ruolo. Ad esempio, ora i nemici hanno una barra della vita e degli scudi sopra la testa e il nostro personaggio utilizzato ha un livello d'esperienza dove ogni qualvolta che si sale ci permette di inserire un punto abilità tra le tre ramificazioni che permette lo skill trees, vale a dire mente, energia e forza.

Se questo non dovesse bastare, è possibile trovare nei livelli un tipo di moneta che ci permette di acquistare altri oggetti per personalizzare il personaggio o acquistare upgrade per le nostre armi - magari cambiando anche mirini e caricatori.

Durante i combattimenti, è necessario collaborare per portare a casa la pelle, poiché il gioco non è così semplice come sembra, durante la prova ci ha messo più volte in difficoltà. Fermarsi significa morte certa, poiché la vita si ottiene solo uccidendo i nemici. Oltre a questo è capitato che rimanessimo spesso senza munizioni. Le armi da noi provate erano un fucile a pompa a ripetizione, una mitraglietta, un fucile d'assalto e un fucile leggero, ma gli sviluppatori ci hanno assicurato che ci saranno - ovviamente - altre armi.

Il sistema di shooting è ottimo esattamente come quello di Wolfenstein II The New Colossus, ma è tutta la componente di movimento che è migliorata, integrando persino il doppio salto. Considerate che, collaborare, non significa solo uccidere nemici insieme, ma anche avanzare. Alcuni luoghi non possono essere raggiunti senza l'aiuto dell'altra.

Tirando le somme

Wolfenstein: Youngblood promette diverse ore di divertimento, soprattutto in compagnia di amici. Il gameplay è fenomenale, la parte narrativa - per quel pochissimo che abbiamo visto - sembra sempre irriverente e folle, tecnicamente è sempre godibile e le ore di gioco dovrebbero essere sufficienti a garantirci una grandissima esperienza alla pari del secondo capitolo, se non ancora meglio. Il gioco arriverà il prossimo 26 luglio per Xbox One, Ps4, PC e Nintendo Switch e noi non vediamo l'ora di averlo tra le mani nella sua versione completa per dirvi la nostra.