Xbox e Activision: L'UE ha approvato l'acquisizione, colpo di scena

L'Unione Europea ha approvato l'acquisizione di Activision-Blizzard, questo è un colpo di scena dopo il no del CMA.

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Colpo di scena: la commissione dell'UE (Unione Europea) ha approvato l'acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft Xbox. Già nei precedenti giorni si era vociferato di questa possibile situazione, ma ora è ufficiale.

Chiaramente ora le cose potrebbero notevolmente cambiare, perché se Microsoft dovesse vincere la causa con l'FTC (il regolatore americano) potrebbe decidere di procedere anche senza il si del CMA (l'ente regolatore britannico) e ciò potrebbe comportare due cose: l'esclusione dei titoli Activision-Blizzard nel Regno Unito o banalmente un passo indietro da parte della Competition and Markets Authority.

L'UE ha dichiarato: "non avrebbe alcun incentivo a rifiutare di distribuire i giochi di Activision a Sony" - "anche se Microsoft decidesse di ritirare i giochi di Activision dalla PlayStation, ciò non danneggerebbe in modo significativo la concorrenza nel mercato delle console".

"La nostra decisione rappresenta un passo importante in questa direzione, portando i popolari giochi di Activision a molti più dispositivi e consumatori di prima grazie al cloud game streaming", ha dichiarato la vicepresidente esecutivo responsabile della politica di concorrenza presso la Commissione europea, Margrethe Vestager, "Gli impegni offerti da Microsoft consentiranno per la prima volta lo streaming di tali giochi in qualsiasi servizio di game streaming su cloud, migliorando la concorrenza e le opportunità di crescita".

A oggi le cose si sono ribaltate e ora è Xbox ad avere il "coltello dalla parte del manico" e se ieri l'acquisizione sembrava lontana, oggi potrebbe invece aver messo una bella pietra di volta sul futuro di questo affare. Va comunque chiarito che le autorità di regolamentazione dell'Unione Europea hanno rilevato che questo affare potrebbe effettivamente danneggiare la concorrenza su PC e console con il cloud gaming, ma gli accordi decennali stipulati (come Nintendo o Nvidia) hanno in qualche modo convinto il regolatore.