Xbox Series S e giochi fisici, non è detta l'ultima parola

Un nuovo brevetto di Microsoft potrebbe dire addio al solo digital delivery su Xbox Series S: ecco come.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nonostante la grande popolarità dei giochi in formato digitale, Microsoft potrebbe non escludere completamente Xbox Series S dal mercato dei giochi fisici. Al momento è solamente un'ipotesi, che però trova fondamento su un nuovo brevetto della casa di Redmond, che mostrerebbe come qualcuno a capo della divisione Xbox forse abbia pensato a un'idea per permettere la riproduzione dei giochi su disco sulla più piccola console del brand mai prodotta.

Come riportato da Game Rant, la casa di Redmond ha infatti depositato un brevetto che permetterebbe l'avvio dei giochi fisici su Xbox Series S. Questo avverrebbe, almeno secondo le immagini che accompagnano il brevetto, sfruttando un device come Xbox One per l'autenticazione, passando però da PC e smartphone, creando quindi una sorta di ponte di comunicazione tra le due console e abilitando così l'avvio di un titolo già in possesso del giocatore.

Al momento l'idea del brevetto sembra decisamente scomoda e richiederebbe comunque sia l'utilizzo di due console. Difficilmente, almeno per ora, Microsoft potrebbe lanciare il tutto. Discorso invece diverso se pensiamo ad una eventuale protezione dell'idea: Microsoft potrebbe aver brevettato il tutto per portarsi avanti rispetto ad altri competitor come Sony e intanto lavorare su una soluzione più praticabile, meno scomoda e ovviamente che non richieda l'utilizzo di un lettore esterno, permettendo magari ai giocatori di poter scaricare solamente il file di gioco dopo aver accertato l'acquisto della versione fisica.

Microsoft avrebbe comunque un determinato interesse a lanciare una soluzione del genere e soprattutto gioverebbe ai consumatori, che magari hanno scelto Xbox Series S a causa dell'impossibilità a reperire Series X ma dispongono ancora di una libreria di giochi Xbox One fisici. Al momento è solamente un'ipotesi, ma non è escluso che nel corso dei prossimi anni la casa di Redmond non riesca a trovare la soluzione giusta per venire incontro a chi è afflitto da questi problemi.