Zelda aveva già inventato Portal: ecco i retroscena dietro Ocarina of Time

Lo sviluppo di The Legend of Zelda: Ocarina of Time nasconde una sliding door importante per il mondo dei videogiochi: scopriamola in questa news.

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a cura di Alessandro Adinolfi

La saga di Zelda è forse una delle più longeve nel mondo dei videogiochi. Grazie alla sua "storicità", ci sono dunque un sacco di dettagli da parte degli sviluppatori: tra contenuti tagliati e feature inedite e mai svelate prima, della saga di Link ci sarebbe da parlare per settimane o mesi. E oggi ci viene in aiuto Giles Goddard, uno dei pochi programmatori non giapponesi che ha lavorato a Ocarina of Time, svelando un dettaglio non da poco sullo sviluppo del gioco.

Goddard ha condiviso infatti una breve gif di Ocarina of Time, che appartiene ad una tech demo mostrata nel lontano 1995 al Nintendo Spaceworld, un evento dedicato ai prodotti della casa di Kyoto. Una demo tecnica, però, che nascondeva un particolare dettaglio: il teletrasporto.

Nella demo, infatti, Goddard aveva nascosto un piccolo ma importante dettaglio: in The Legend of Zelda: Ocarina of Time, Link aveva la possibilità di attraversare alcune porte e trasportarsi in un'altra parte della mappa. "Erano presenti questi portali, dove potevi entrare ed essere teletrasportato in una parte differente della mappa", ha spiegato Goddard. Si tratta di una dichiarazione molto importante, che svela come in realtà in Nintendo avevano pensato al concept di Portal anni prima di Valve.

Purtroppo per noi, quella clip di gameplay di Zelda non si potrà mai vedere. Infatti, come ammesso da Goddard, non può condividerla pubblicamente. Dopo averlo mostrato in ufficio, tutti mi hanno detto che bisognerebbe pubblicarlo online ma il materiale è di proprietà di Nintendo quindi no, non posso assolutamente mostrarlo su Internet", ha dichiarato il programmatore.

Qual è però il motivo per cui The Legend of Zelda: Ocarina of Time non ha potuto godere di una simile feature? Difficilmente lo sapremo. All'epoca però quella tech demo aveva un solo obiettivo: mostrare la potenza tecnica del Nintendo 64. Quelle e tantissime altre possibili innovazioni dunque servivano solo come showcase e il team non le prese mai in considerazione. Un vero peccato, non trovate?

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