Ergonomia (Sul campo - Esperienza d'uso)

Prestazioni elevatissime in un corpo macchina di medio livello efficace e ben progettato per la Sony Alpha 77, la massima espressione della tecnologia translucent. Forte della nitidissime ottiche Zeiss, potrà dare del filo da torcere a qualunque avversario, ma il mirino elettronico resta un limite per chi proviene dal mondo reflex.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Ergonomia (Sul campo - Esperienza d'uso)

La A77 offre non meno di 12 differenti programmi di scatto. Troviamo i classici programmi creativi PASM, ovviamente, e poi i programmi Auto e Auto+ (simile ad Auto, con possibilità di attivare anche funzioni avanzate come HDR e scatto notturno), le modalità scena (ritratto/ritratto notturno, sport, macro, paesaggio/paesaggio notturno, tramonto, crepuscolo senza treppiede), un programma panorama e uno panorama 3D, una modalità Memory Recall (tre preset memorizzabili), un programma dedicato al video, e infine il programma speciale "priorità di avanzamento continuo" che consente di raggiungere i fatidici 12 fps bloccando il diaframma a un valore prefissato (f/3.5 o più aperto).

Tra le scene, segnaliamo la modalità crepuscolo senza treppiede che combina 6 immagini in sequenza per ridurre il rumore complessivo. Disponibili poi un gran numero di stili (5, ciascuno dei quali personalizzabile per nitidezza, contrasto e saturazione su 7 livelli di intensità) e filtri creativi (11), alcuni dei quali presentano diverse sotto-varianti; nelle apposite gallerie le varianti più significative. Da citare infine, per concludere la panoramica iniziale dei programmi di scatto, la funzione DRO (Dynamic Range Optimizer), che bilancia le scene ad alto contrasto, e l'ormai immancabile HDR.

Sistemata la fotocamera e iniziato a scattare, si rimane subito colpiti dalle performance complessive. Abbiamo già detto più volte dei 12 fps massimi in programma priorità di avanzamento continuo, e non sono da sottovalutare nemmeno gli 8 fps massimi dello scatto continuo standard, ma non si tratta solo di questo. La A77 mette a fuoco in un lampo e mostra un ritardo di scatto paragonabile a quello delle vere ammiraglie della concorrenza. Inoltre, grazie all'assenza di movimento dello specchio e alla gestione elettronica della prima tendina, la raffica è un soffio, che non genera la minima vibrazione.

Attenzione però: gli aspiranti fotografi naturalisti attirati dalla cadenza di scatto, tengano presente che la raffica ad altissima velocità può essere mantenuta per un numero non elevatissimo di scatti: 11 in formato RAW+JPEG, 13 in RAW o JPEG Extra fine, 17 in JPEG fine o standard. Quest'ultimo dato, in particolare, è piuttosto lontano dai corpi macchina votati alla fotografia sportiva (che arrivano a diverse decine di scatti JPEG prima di riempire il buffer). Pur tenendo in debito conto l'enorme differenza di prezzo tra questi modelli e la A77, in una fotocamera che fa della cadenza di scatto uno dei suoi punti di forza speravamo di trovare un buffer più generoso

Confermiamo qui, dopo qualche giorno di utilizzo sul campo, l'impressione iniziale di buona ergonomia del corpo macchia. La A77 non è una piuma, specie se abbinata a un'ottica come il 24-70 f/2.8; ma il peso, lungi dall'essere un problema, è ciò che assicura stabilità nello scatto a mano libera.

I comandi sono efficaci e la A77 si utilizza quindi con vero piacere. Una curiosità: il diametro dell'ottica fa si che l'obbiettivo sporga dalla parte inferiore della macchina, quasi si trattasse di una scelta "esagerata" per questo corpo, ma in effetti il bilanciamento è più che corretto. Abbiamo apprezzato anche la disponibilità di una livella elettronica - grande cosa per i paesaggi, unita all'efficace modalità live view garantita dalla tecnologia SLT, e l'efficacia della funzione DRO (con possibilità di bracketing sull'entità dell'intervento).

Non siamo invece rimasti particolarmente impressionati dallo stabilizzatore d'immagine. I 4,5 f/stop massimi di guadagno a nostro avviso non ci sono assolutamente, in nessuna situazione di scatto da noi testata; in generale, il sistema appare meno efficace di quello, seppur più costoso, integrato nelle singole ottiche. Sopra la media le doti video. Non solo per la messa a fuoco continua durante la ripresa, ma anche per l'inusuale possibilità di mantenere pieno controllo sui diaframmi grazie alle modalità PASM attive anche nella sezione video.

L'insieme A77 - Zeiss 24-70mm f/2.8. L'ottica è tanto imponente da sporgere da sotto il corpo, mantenedolo rialzato dal piano di appoggio.

Ultimo ma non meno importante, il mirino elettronico. Sono 2 le possibili chiavi di lettura, entrambe vere ed entrambe più o meno valide a seconda che si provenga da un precedente EVF o da un mirino ottico. Nel primo caso, la A77 non può che impressionare positivamente. Il display OLED nel mirino, grande e molto ben definito (1024x768), copre il 100% del campo inquadrato e rappresenta un grande passo avanti in termini di qualità dell'immagine, reattività, gamma dinamica.

Chi proviene da un mirino ottico, però, non potrà non notare alcuni dettagli fastidiosi, riconducibili al ritardo di aggiornamento della scena (ridotto, ma non pari a zero come nel caso di un mirino ottico) e alla sua corretta rappresentazione (il mirino fa un buon lavoro nel mostrare i dettagli in alte luci, un po' meno nelle zone a basse luci).

In esterni, passando velocemente da zone fortemente illuminate a zone d'ombra, serve inoltre qualche istante di adattamento. Sinceramente non abbiamo capito se a causa del display che impiega qualche istante ad adattarsi alla scena o ai nostri occhi, che impiegano qualche istante ad abituarsi alle mutate condizioni di luminosità. Probabilmente un'insieme delle due cose, e in ogni caso un problema che non esiste con il mirino ottico. 

Durante l'uso frenetico, infine, può capitare di rimanere bloccati per qualche istante in modalità riproduzione - magari perché si è ruotata una ghiera durante l'anteprima - perdendo possibili occasioni di scatto. Questo è un'altro aspetto, insieme alla ridotta dimensione della raffica, che ci fa dubitare dell'efficacia della A77 per la fotografia sportiva.

Naturalmente, il mirino elettronico ha anche i suoi plus rispetto a quello ottico: la già citata preview di parametri quali bilanciamento del bianco ed esposizione, che un mirino ottico non può mostrare, e l'abbondanza di informazioni che possono essere visualizzate (compresa la sempre utile livella elettronica). In definitiva, chi già apprezza i mirini elettronici troverà in questo della A77 lo stato dell'arte, chi li odia potrebbe cambiare idea, ma non è garantito. Il miglior consiglio che possiamo dare a chi proviene dal mondo reflex è quello di sperimentare personalmente, chiedendo al negoziante di turno di fare qualche scatto.