ASTRON, il supercomputer IBM da 1 exaflop: impressionante

IBM e la Fondazione olandese per la ricerca in Astronomia realizzeranno ASTRON, un supercomputer da record capace di offrire una potenza di calcolo di 1 exaflop. Servirà a gestire lo Square Kilometre Array (SKA), radiotelescopio da milioni di antenne.

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a cura di Alberto De Bernardi

IBM e ASTRON, la Fondazione olandese per la ricerca in Astronomia, hanno annunciato di aver iniziato a collaborare alla costruzione di un supercomputer Exascale che raccoglierà i dati dallo Square Kilometre Array (SKA), un enorme radiotelescopio composto  da milioni di antenne che coprirà un'area di un chilometro quadrato

Attualmente, il supercomputer più veloce al mondo utilizza 700.000 core e offre performance di picco di 10 petaflop; un "giocattolo" in confronto a quello che costruirà IBM, 100 volte più veloce.

Quando sarà pronto, nel 2024, questo prodigio della tecnica macinerà diversi exabyte di dati al giorno. Per fare un confronto, si tenga conto che il traffico web giornaliero di tutto il mondo si attesta attualmente sul mezzo exabyte (10^18 byte, pari a un milione di terabyte).

Naturalmente, tutto in un progetto di questa portata rappresenta una sfida esaltante, dalle tecnologie utilizzate (memorie phase-change, chip stacking...) al "semplice" sistema delle memorie di massa. Si consideri, infatti, che dopo l'elaborazione i dati dello SKA dovranno essere in qualche modo memorizzati, e questo richiederà qualcosa tra i 300 e 1.500 petabyte all'anno, una quantità massima di dati 100 volte maggiore di quella richiesta dal Large Hadron Collider del CERN - che rappresenta attualmente il più grande esperimento scientifico al mondo. Curiosamente, pare che IBM userà per questo una tecnologia piuttosto "antica" come quella del nastro magnetico (settore in cui è leader).

La rete che collegherà i telescopi sarà, in sé, da record: milioni di antenne disperse su una superficie totale di 1 km quadrato significa una distanza approssimativa totale da coprire di circa 3000 km. Per collegare tutti i telescopi al supercomputer centrale serviranno secondo IBM circa 80.000 km di fibra ottica. Tutto questo per costruire un telescopio che sarà 50 volte più sensibile di telescopi esistenti e 10.000 volte più veloce, per investigare i segreti dell'universo e indagare sulla materia oscura. Costo dell'operazione? Almeno 33 milioni di euro.