Canon PowerShot SX150 IS - Il corpo
In un mercato che tende alle linee squadrate la Canon PowerShot SX150 IS spicca per un'estetica più puntata sulle curve, specie nella parte superiore dove sono integrati il flash a scomparsa - da alzare e abbassare a mano - e la ghiera principale di selezione della modalità di scatto.
Le caratteristiche di targa più importanti della SX150 sono nella media della attuale fascia budget. Il sensore è da 14,1 MP e presenta una densità di 50,2 MP/cm2, la più bassa tra le fotocamere di questa rassegna. Lo zoom ha una escursione 12X (28-336 mm equivalenti) e il pregio rilevante di integrare un sistema di stabilizzazione ottica; la sua luminosità (f/3,4-5,6) è nella media, solo un po' superiore alle focali lunghe; una modalità Macro porta la distanza minima di messa a fuoco a 1 centimetro. La sensibilità del sensore spazia da 80 a 1.600 ISO, per evitare di tirare il collo al sensore CCD.
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La costruzione del corpo dà una netta sensazione di solidità , complici anche il peso e le dimensioni superiori alla media. La macchina si impugna molto bene e la disposizione dei comandi è tale che si può, usando una mano sola, allo stesso tempo inquadrare, zoomare e premere il pulsante di scatto. Ma si è portati ugualmente a tenere la fotocamera con due mani: risulta più comodo, soprattutto perché il peso dell'obiettivo sbilancia la macchina verso sinistra.
Il lato posteriore della macchina è presidiato dal display LCD, grande (3 pollici) ma assai poco inciso (230 mila punti). Al suo fianco troviamo i pulsantini di comando e una ghiera per navigare tra menu e opzioni, di buona costruzione. Un pulsante con il classico punto rosso avvia la registrazione video, ma questa compatta non ha un'anima "cinematografica": registra sì in alta definizione ma si limita al 720p, l'audio è monofonico, manca una uscita video HDMI, in dotazione non c'è nessun cavo video.
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Le schede di memoria supportate sono SD/SDHC/SDXC, la SX150 non ha memoria interna. Il peso (306 grammi con le batterie) e le dimensioni (113 x 73 x 46 mm) sono piuttosto elevati. Da segnalare infine che la PowerShot si alimenta con due normali pile stilo AA: per alcuni è un pregio perché permette di reperire pressoché ovunque batterie cariche, per altri è un difetto perché l'autonomia garantita dalle pile stilo è inferiore a quella di una batteria ricaricabile (e anche dal punto di vista ambientale non è il massimo).