Risultati dei test

Test - Recensione delle compatte con sensori CCD Canon PowerShot SX150 IS, Panasonic Lumix TZ18 e Pentax Optio RZ18.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati dei test

I test numerici sono in linea con le nostre considerazioni iniziali: si può usare un sensore CCD e ottenere risultati di qualità complessivamente adeguata, purché li si affianchi con componenti altrettanto adeguati.

Il punto che appare più debole nella resa dei sensori CCD è la fedeltà cromatica: l'indice dE medio di questa tornata di compatte è quasi doppio, per dare un'indicazione, rispetto a quello delle tre fotocamere con sensore CMOS BSI testate qualche tempo fa. Spicca in positivo il comportamento della Pentax Optio RZ18, che ha una resa in linea con quella delle già citate compatte BSI.

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In quanto a nitidezza, il comportamento delle fotocamere a 100 ISO è sostanzialmente adeguato per la loro classe: siamo su valori leggermente inferiori alla media del segmento per tutti i tipi di sensori, ma lo scarto non è sostanziale. Anche in questo caso il comportamento della compatta Pentax si distacca da quello delle altre due, nel bene per la nitidezza al centro e nel male per quella ai bordi (dove peraltro la Lumix TZ18 e la PowerShot SX150 IS "tengono" particolarmente bene).

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A 1.600 ISO i sensori CCD delle compatte Pentax e Lumix soddisfano per la nitidezza sia al centro che ai bordi, con risultati superiori alla media, mentre va segnalato un declino molto marcato della PowerShot, decisamente sotto-performante.

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Il rumore è uno dei punti deboli più appariscenti dei sensori CCD, perché oggi ci siamo abituati a sensori CMOS che a basse sensibilità sono praticamente privi di artefatti. A 100 ISO le tre compatte sotto test fanno registrare valori di rumore più elevati della media, salvo poi recuperare con una resa tutto sommato buona (PowerShot SX150 IS esclusa) agli alti ISO.

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