Asteroidi ancora da scoprire
Basti pensare al masso da 17 metri di diametro che a febbraio 2013 è esploso sopra alla città russa di Chelyabinsk, ferendo più di mille persone. Il problema di quell'asteroide, ha spiegato Lu, è che è venuto fuori dal nulla, eludendo il rilevamento da parte di tutti gli strumenti che scandagliano il cielo notte per notte proprio per identificare oggetti potenzialmente pericolosi.
E di queste rocce spaziali ce ne sono molte: ad oggi gli scienziati hanno scoperto circa 10mila oggetti vicini alla Terra (NEO, Near Earth Objects), e sono solo l'1% del milione di asteroidi che potrebbero avvicinarsi pericolosamente al nostro Pianeta. La priorità assoluta è quindi l'intensificazione della campagna di rilevamento dei NEO. "La nostra prima sfida è quella di trovare questi asteroidi, prima che ci trovino loro" ha spiegato, perché "non si può deviare un asteroide di cui non si conosce l'esistenza".
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A questo proposito la B612 Foundation sta sviluppando un telescopio spaziale a infrarossi finanziato da privati che è stato battezzato Sentinel, e che sarà impiegato per individuare gli asteroidi da una distanza pari a quella dell'orbita di Venere. Probabilmente sarà pronto nel 2018 e in meno di sei anni potrebbe trovare 500.000 NEO.