Bracketing & RAW, due importanti salvagenti
Tutte le fotocamere offrono una funzione specifica per lo scatto in condizioni difficili detta Bracketing, o esposizione a forcella. Di cosa si tratta? Molto semplice: alla pressione del pulsante di scatto, la fotocamera cattura diverse foto in sequenza a diversi livelli di esposizione, col chiaro intento di restituire almeno uno scatto "buono" tra i diversi effettuati.
Il fotografo può scegliere, di norma, tanto il numero di scatti da effettuare (3, 5 o 7) quanto gli intervalli di esposizione da utilizzare. Nell'immagine di esempio, a sinistra, la fotocamera è stata impostata per effettuare tre scatti con uno stop di differenza. Analoghe tecniche sono oggi comunemente disponibile per effettuare più scatti con impostazione colore diverse (bracketing sul bilanciamento del bianco) o diverse sensibilità ISO.
Il formato RAW, dal canto suo, è un formato d'immagine alternativo al JPEG e disponibile su tutti i corpi reflex, mirrorless, e su qualche compatta di fascia alta. Ha molti pregi, e al formato RAW dedicheremo lo spazio che merita più avanti in questo corso.
Ai fini dell'esposizione, si frutta il fatto che le fotocamere oggi lavorano internamente ad almeno 12 bit per colore (ma 14 bit è già uno standard anche per i modelli consumer), e che quindi l'informazione disponibile è maggiore di quella preservata nel JPEG finale (che è un formato a 8 bit per canale). Partendo dal RAW, si può quindi correggere l'esposizione a posteriori in modo molto più efficace di quanto concesso dal JPEG.
Conclusioni
E con questo accenno al formato RAW si chiude anche la seconda puntata. Ora la teoria è completa, e dalla prossima puntata potremo passare ad esaminare aspetti più pratici: parleremo del corpo macchina, di come funzionano i programmi di scatto e di come è possibile utilizzarli per scegliere, in concreto, le coppie tempo/diaframma di cui abbiamo parlato finora.
 | Sony DSCH300B.CE3 | |
 | Canon IXUS 155 | |
 | Samsung WB1100F | |
 | Nikon D3200 |