Cybathlon, la gara dei cyborg comincia a ottobre

La realizzazione di protesi ha spinto al limite la tecnologia ma c'è ancora moltissimo lavoro da fare. Il Cybathlon è una competizione che sarà spettacolare, ma servirà anche a stimolare ulteriormente studi e ricerche su questo argomento.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ci sono le Olimpiadi e le Paralimpiadi, l'evento sportivo mondiale dove le persone diversamente abili hanno l'occasione di mostrare di quali imprese incredibili siano capaci. Spesso entrano in gioco protesi avveniristiche, che in qualche caso hanno fatto discutere sulla possibilità di andare oltre le possibilità umane.

Un'ipotesi che torna a tenere banco con il Cybathlon, una competizione che si terrà all'inizio di ottobre in Svizzera, nei pressi di Zurigo. Come le Paralimpiadi, è pensata per persone con disabilità, ma in questo caso le protesi sono ad altissimo contenuto tecnologico, così come era stato anticipato due anni fa.

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Biciletta con stimolazione muscolare

"In contrasto con le Paralimpiadi", si legge su una nota ufficiale, "il Cybathlon non è focalizzato sulle prestazioni atletiche eccezionali, ma sul costruire la migliore connessione possibile tra l'assistenza robotica quotidiana e le persone che la usano".

Esoscheletri, sedie a rotelle motorizzate, braccia elettroniche: niente è bandito da quella che si annuncia al mondo come una vera e propria gara di cyborg - quale altra parola usare per descrive un corpo umano modificato, alterato e fuso con la tecnologia?

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Protesi motorizzata

"Il Cybathlon riunisce la migliore tecnologia delle protesi da tutto il mondo, con idee innovative che ci permettono di essere più indipendenti e produttivi, facendo una competizione che coinvolge aziende e laboratori di ricerca", commenta Kevin Evison, che gareggerà con un braccio elettronico sviluppato dal London Imperial College.

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Interfaccia computer-cervello

Si va anche oltre la "semplice protesi", e al Cybathlon possono partecipare anche persone completamente paralizzate. Grazie a sistemi che leggono le onde cerebrali, infatti, alcuni partecipanti potranno darà prova di sé controllando macchine tramite il solo pensiero. David Rose ci proverà con i videogiochi e un'interfaccia neurale sviluppata presso l'Università dell'Essex. Si è allenato per due anni in una disciplina che, stando a quanto racconta, ti lascia completamente esausto perché "per muovere il mio avatar devo formulare pensieri precisi senza pensare a nient'altro".

Tra gli obiettivi del Cybathlon, che è organizzato dall'Università ETH di Zurigo, c'è l'idea di stimolare progettisti e aziende a sviluppare sistemi migliori e meno costosi per aiutare chi ha una qualche disabilità. E in tale ottica è sicuramente un valore aggiunto il fatto di poter coinvolgere anche persone come David, che di certo non potrebbe prendere parte alle Paralimpiadi.

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Protesi motorizzata

L'appuntamento è per l'8 ottobre: sono attese 59 squadre per un totale di 74 atleti, che si sfideranno nella Swiss Arena di Kloten. Anche l'Italia è presente con il Team SoftHand di Genova, che è nato in seno all'Istituto Italiano di Tecnologia (ISS) e l'Università di Pisa. Hanno sviluppato una mano artificiale chiamata ReHab. Diverse società italiane sono poi presenti come partner in altri progetti.