Google Allo, l'anti Whatsapp fa sorveglianza?

Edward Snowden etichetta l'ultimo prodotto Google come un strumento di sorveglianza a uso e consumo di governi interessati a spiare i propri cittadini. Una critica durissima che potrebbe rallentare la partenza di un'applicazione appena pubblicata.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Da poche ore è disponibile anche in Italia Google Allo, nuova applicazione di messaggistica istantanea che, nelle intenzioni di Google andrà a competere con WhatsApp, iMessagge, Telegram, Facebook Messenger e simili. Un prodotto nuovo con pregi e difetti, ma che ha già una voce critica molto autorevole.

Si tratta di Edward Snowden, il whistleblower che innescò lo scandalo del datagate qualche anno fa. Per lui in molti hanno chiesto la grazia, descrivendolo come un eroe moderno mentre per il governo USA è un criminale.

Ebbene, Snowden raccomanda a tutti noi di non usare Google Allo e l'Assistente virtuale creato da Google. La nuova App non sarebbe abbastanza sicura nel trattare i dati personali dei consumatori e per questo non è raccomandabile. Un appello, quello di Snowden, che era già stato espresso da altri esperti in sicurezza nelle scorse ore. L'ex tecnico della NSA arriva a etichettare Allo come "Sorveglianza Google".

google allo

Il problema evidenziato è la mancanza di crittografia, che pure Google aveva promesso alla conferenza Google I/O di qualche mese fa, quando Allo fu annunciato per la prima volta. Una mancanza rilevante, visto che la crittografia end-to-end è ormai una caratteristica di base per questo tipo di strumenti.

Invece i messaggi con Allo restano sui server di Google e sono quindi esposti a eventuali richieste da parte delle autorità, a meno che non si scelga di usare la speciale modalità incognito. Di contro, il concorrente WhatsApp usa la crittografia su ogni messaggio, e lo stesso vale per le altre app più famose di questo tipo.

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L'effettiva gravità del problema dipende da ognuno di noi. La sicurezza da eventuali intrusioni criminali è quella del protocollo HTTPS, e da questo punto di vista Allo si può considerare relativamente sicuro. I dati però saranno leggibili se un giudice lo richiede, cosa che non avviene con gli altri strumenti citati.

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Per alcuni non sarà un problema, ma tanti altri ne fanno una questione di principio. La crittografia end-to-end, infatti, secondo diversi osservatori - tra cui naturalmente Snowden - è uno dei pochi strumenti che abbiamo a disposizione per evitare che gli stati moderni sorveglino tutto e tutti senza limitazioni.

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