HTC: abbiamo fatto molti errori ma possiamo recuperare

L'amministratore delegato di HTC ammette gli errori dell'azienda, sopratutto per quanto riguarda il marketing. Il 2012 è andato male, ma c'è ottimismo per il futuro.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

HTC ha sbagliato il marketing nel 2012 e ha pagato le conseguenze di una mancanza di aggressività. Un passo falso che tuttavia l'azienda conta di recuperare nel corso di quest'anno, stando a quanto ha dichiarato l'AD Peter Chou, intervistato da Aries Poon del Wall Street Journal (WSJ).

Il punto di partenza è un 2012 piuttosto brutto per HTC, che ha perso terreno rispetto ai propri concorrenti. I guadagni sono quindi calati al minimo degli ultimi sei anni, e il valore delle azioni ben al di sotto del massimo toccato nel 2010 – quando HTC era la marca di riferimento nel mondo Android.

Peter Chou

"I nostri concorrenti sono stati troppo forti e ricchi di risorse, hanno versato fiumi di denaro nel marketing. Noi non abbiamo fatto abbastanza sul piano della pubblicità", ha commentato Chou, che tuttavia è ottimista sul futuro. "Il peggio è probabilmente passato. Il 2013 non andrà così male", è stato infatti il suo corollario.

Secondo alcuni analisti l'azienda taiwanese si trova in una sorta di "terra di nessuno" tra i grandi colossi come Apple e Samsung e marchi meno famosi ma aggressivi. "Anche se non abbiamo altrettanto denaro, la cosa più importante è avere prodotti che possano convincere i consumatori", è la risposta di Chou a tali opinioni.

Il che è certamente vero, ma è vero anche che per qualsiasi azienda è imperativo il comunicare bene ai potenziali clienti, tanto per far sapere che un certo prodotto esiste quanto per persuaderli a sceglierlo. Chou tuttavia non ha voluto essere specifico sui futuri piani di HTC, quindi non ci resta che attendere per vedere come si muoverà la divisione marketing.

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Guardando al passato più recente l'azienda ha ottenuto un buon successo in Cina grazie all'accordo con i tre principali operatori del paese, dove la quota di mercato di HTC sfiora il 6%.  E anche in Giappone le cose vanno meglio che nel resto del mondo. Alcuni analisti poi ritengono che abbia pesato molto il blocco delle vendite attuato negli USA, come conseguenza degli scontri legali con Apple; ora la faccenda è risolta, e quindi l'azienda potrà vendere di nuovo in suolo statunitense. I primi passi per recuperare, quindi, sono già stati compiuti.

"Una cosa che ho imparato dall'anno scorso è che bisogna agire velocemente ed essere reattivi rispetto ai cambiamenti del mercato", ha poi aggiunto Chou. "Ora siamo più flessibili. Ritocchiamo costantemente i nostri piani di vendita e il posizionamento nei vari mercati".

Non ci resta che attendere per vedere come si muoverà HTC, ora che ha deciso di prendere di petto la questione del marketing. Sempre sperando che non cada nel più classico dei tranelli, e finisca per investire troppo in pubblicità e troppo poco nella qualità dei prodotti.