6. Chromebook in Italia

I peggiori accadimenti del 2015 nel mondo della tecnologia selezionati da Tom's Hardware. Come ogni anno ci guardiamo indietro, alla ricerca di quei momenti, quelle vicende e quei prodotti che si possono etichettare come flop, e che avremmo preferito non vedere.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Chromebook in Italia

chrome os logo dell chromebook

I Chromebook sono l'emblema del fatto che ci sono differenze fra l'Italia e molti mercati esteri. Negli Stati Uniti le vendite dei notebook con Chrome OS sono sufficienti per impensierire i produttori di PC tradizionali di fascia ultraeconomica. Il settore che fa da traino è quello scolastico, seguito da alcuni comparti di quello governativo.

In Europa le cose sono diverse: nei paesi che trainano il settore come Francia, Germania e Inghilterra i Chromebook hanno un discreto successo. In Italia invece non hanno mai venduto e continuano a non vendere. Un tempo c'era una ragionevole diffidenza da parte degli utenti, e il fatto che non ci fossero prodotti in commercio non poteva che alimentare i dubbi.

Oggi tutti i produttori di notebook hanno portato nel nostro Paese almeno un modello, ma il bilancio non è migliorato in maniera rilevante. Le connessioni a Internet sgangherate probabilmente non hanno giovato, e il fatto di non poter usare le applicazioni tradizionali non piace. Molti auspicano in una fusione fra Chrome OS e Android per chiudere il cerchio e restano in attesa. Anzi, comprano altro.