Il Governo aumenta l'IVA: febbre sui listini hi-tech

La manovra finanziaria che sarà approvata oggi prevede l'incremento dell'IVA ordinaria al 21%. Secondo Pierluigi Bernasconi di Mediamarket sarà un disastro per il settore informatico e della grande distribuzione. Paolo Castelletti di Monclick è più cauto: solo tra qualche mese potremo valutarne gli effetti sul mercato.

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a cura di Dario D'Elia

L'aumento dell'IVA ordinaria dell'1%, previsto dalla quarta versione della manovra economica, potrebbe incidere negativamente sui listini dei prodotti informatici, dell'elettronica di consumo, sugli abbonamenti Internet e sui videogiochi. Il Governo ha posto la fiducia sulla finanziaria che entro oggi il Senato discuterà e quasi sicuramente approverà. "Comunque prima del consiglio direttivo della Bce che si riunisce domattina a Francoforte", ricorda il quotidiano La Repubblica. 

Al momento si parla di un incremento applicato alla sola imposta ordinaria, ma in caso di emergenza Palazzo Chigi potrebbe estenderlo a quella ridotta e anche a quella minima - applicata ad esempio alle vendite di generi di prima necessità come gli alimentari. In ogni caso al momento si stima che l'IVA al 21% consentirà di recuperare almeno 5 miliardi di euro da destinare al risanamento della finanza Pubblica.

La rassegnazione

A parte gli altri dettagli della manovra, è senza dubbio la questione IVA a essere responsabile della fibrillazione dei settori hi-tech, TLC e grande distribuzione. "L'aumento dell'IVA? Sarebbe un disastro. Bloccherebbe i consumi degli italiani e causerebbe danni alle aziende", aveva confidato Pierluigi Bernasconi, amministratore delegato di Mediamarket (holding di Mediaworld e Saturn), a Wired lunedì scorso.

"L'aumento dell'IVA andrebbe a sommarsi alla crisi economica già in atto. I consumatori taglierebbero le spese e questo causerebbe una reazione a catena. Per mantenere i prezzi ottici (es. 499 euro, 999 euro etc.) noi ci dovremmo rivalere sui fornitori, i quali busserebbero alle porte dei produttori e così via". 

Confronto IVA (Il Sole 24 Ore) - clicca per ingrandire

Insomma, il segmento rischia di contrarsi ulteriormente soprattutto se si considera che oggi è già al -8%, rispetto al 2010, e chiuderà l'anno probabilmente con un -12%. A questo bisognerà senza dubbio aggiungere l'effetto e-commerce: come avevamo rilevato qualche anno fa (Hardware: analisi dei prezzi, sette stati a confronto) l'acquisto in Germania (IVA al 19%) e in altri paesi potrebbe diventare sempre più vantaggioso.

Paolo Castelletti, Marketing & Communication Manager di Monclick, mi è parso più cauto. Stamani mi ha confermato telefonicamente che bisognerà non solo attendere l'approvazione definitiva della manovra, considerato di fatto che si tratta della quarta versione, ma anche qualche mese per valutarne gli eventuali effetti sul mercato. Pensare che a soffrirne saranno i consumatori finali non è così scontato: l'incremento di un punto dell'IVA potrebbe essere assorbito più o meno equamente dai fornitori, produttori e distributori. Potrebbe diventare quindi un solo problema di strategia commerciale.

  Prezzo attuale (medio) con IVA al 20% Prezzo con IVA 21% Differenza in euro
Core i7 990X 900 euro 907,5 euro 7,5 euro
GeForce GTX 590 640 euro 645,33 euro 5,33 euro
MacBook Air 13" 1.499 euro 1.511,49 euro 12,49 euro

Hp Elitebook 8740w

2.700 euro 2722,5 euro 22,5 euro
Core i7 2600K 275 euro 277,3 euro 2,3 euro

Castelletti ha ricordato anche che negli ultimi anni altri paesi sono stati soggetti a un incremento dell'imposta sul valore aggiunto sull'elettronica, senza poi soffrirne sostanziali effetti collaterali. 

In ogni caso è prevedibile che conterà la discrezionalità delle aziende e dei venditori. In un paese come l'Italia non è da escludere che qualcuno decida di approfittarne già da domani, aumentando i listini di alcuni dispositivi oltre l'1% o applicando i rincari a prodotti soggetti ad altra IVA.