Kepler-452b, la più importante scoperta di Kepler

Con la scoperta dell'esopianeta Kepler-452b si è riacceso l'interesse per la ricerca di pianeti alieni che potrebbero ospitare la vita. Ecco cosa sono, come si cercano e quali sono i più interessanti trovati finora.

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a cura di Tom's Hardware

Il 23 luglio 2015 la NASA ha annunciato che Kepler ha scoperto un pianeta simile alla Terra a 1.400 anni luce da noi, nella costellazione del Cigno. Si chiama Kepler-452b e si trova nella "zona abitabile" attorno a una stella simile al nostro Sole, ha un diametro del 60 percento più grande di quello della Terra e la sua orbita attorno al suo Sole (a una distanza paragonabile a quella Terra-Sole) dura 385 giorni, di poco più lunga di quella della nostra Terra.

Stando alle stime questo Sole avrebbe un'età di 6 miliardi di anni, ossia 1,5 miliardi di anni in più del nostro, rispetto al quale è il 20 percento più brillante, ha un diametro del 10 percento più grande ed è più massiccio del 4%.

Prima di Kepler-452b il telescopio spaziale Kepler aveva attirato l'attenzione con la scoperta di Kepler-186f, un esopianeta che orbita intorno alla sua stella in circa un terzo della distanza Terra-Sole (l'esopianeta è a soli 52,4 milioni di km dalla sua stella, mentre la Terra è 150 milioni di km dal Sole). La sua stella tuttavia ha solo circa la metà delle dimensioni e la massa del nostro Sole.

In sostanza la stella di Kepler-186f appare più grande di quanto sia il Sole nel cielo della Terra, ma la sua luce sarebbe meno forte. Anche in questo caso è possibile che sulla superficie ci sia acqua liquida e la gravità potrebbe essere simile a quella della Terra, se si trattasse di un pianeta roccioso.

La scoperta di Kepler-186f risale ad aprile 2014: è stato il primo pianeta  con dimensioni simili a quelle della Terra scoperto da Kepler, in orbita nella zona abitabile della sua stella, e anche in quel caso si parlò di "cugino" della Terra.

Infografica Kepler186f

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La scienziata di NASA e SETI Elisa Quintana ai tempi della scoperta aveva spiegato a Space.com che se ci trovassimo sulla superficie di questo pianeta extrasolare il Sole apparirebbe circa il 30 percento più grande che sulla Terra, ma a mezzogiorno in una giornata di sole su Kepler-186f avremmo una luce paragonabile a quella del nostro Sole un'ora prima del tramonto.

Per dire il vero non è chiaro se albe e tramonti di Kepler-186f sarebbero simili a quelle sulla Terra, perché dipende dall'atmosfera del pianeta. Se avesse un'atmosfera simile a quella della Terra le sue albe e tramonti sarebbero più "suggestivi" di come le immaginiamo perché ci sarebbe complessivamente meno luce blu proveniente dalla stella.

Date le incognite sull'atmosfera di Kepler-186f è anche difficile capire le temperature che ci sono in superficie: per ora "sappiamo solo che è alla giusta distanza [dalla sua stella] per permettere l'esistenza di acqua in forma liquida" ha detto Quintana.

kepler 186f summary quintana

Le misurazioni indicano che Kepler-186f è l'11 percento più grande della Terra, ma non è possibile calcolarne la gravità senza conoscere la sua composizione. Se fosse "roccioso" come la Terra (composto da un terzo di ferro e due terzi di silicato di roccia, acqua e ghiaccio), la sua gravità sarebbe simile a quella terrestre, ma servono ulteriori analisi per stabilirlo.

L'altro dato interessante è che Kepler-186f impiega solo 130 giorni terrestri per orbitare attorno alla sua stella (contro i 365 giorni della Terra), e dovrebbe avere un'orbita quasi circolare, quindi si potrebbe azzardare che non ci saranno grandi cambiamenti di temperatura stagionale dovuti alla distanza del pianeta dalla sua stella. Ma, come la Terra, può avere le stagioni causate dall'inclinazione assiale, che influisce sulla quantità di luce che le parti del Pianeta ricevono durante l'anno.

Al momento Quintana e il suo gruppo di lavoro non sono in grado di accertare la lunghezza del giorno di Kepler-186f, o se il pianeta sia in rotazione sincrona con la sua stella. Quello che sappiamo è che il sistema Kepler-186 contiene altri quattro pianeti, che sono tutti più vicini alla loro stella rispetto a Kepler-186f. Questi pianeti interni sono tutti in rotazione sincrona con Kepler-186 e probabilmente dalla superficie di Kepler-186f sarebbero difficili da vedere. Kepler-186e potrebbe essere visibile ad occhio nudo per un breve periodo di tempo, come ad esempio durante il tramonto, e si vedrebbe come una stella luminosa, un po' come noi vediamo Mercurio dalla Terra.

Ultima curiosità: se da questo esopianeta vorreste provare a contattare le persone sulla Terra sappiate che il vostro messaggio impiegherebbe quasi 500 anni per arrivare a destinazione.