L'ESA vuole satelliti a energia solare e cavalca le comete

Al via il progetto ESA per la costruzione di satelliti di telecomuncazioni a propulsione elettrica.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Agenzia Spaziale Europea ha avviato la fase di progettazione di una flotta di satelliti di telecomunicazioni a propulsione totalmente elettrica. Come riporta il comunicato ufficiale, il direttore generale dell'ESA Jean Jaques Dordain ha siglato un contratto del valore di 16 milioni di dollari con la lussemburghese SES  nell'ambito del programma Electra.

L'obiettivo dichiarato è quello di sviluppare una piattaforma satellitare geostazionaria di piccole e medie dimensioni totalmente elettrica da produrre in Europa. SES è il partner principale dell'Agenzia Spaziale Europea, che sta lavorando anche con OHB System AG di Brema per la progettazione e la fabbricazione della piattaforma.

Satelliti a propulsione elettrica

L'energia elettrica dovrà essere impiegata al posto quella convenzionale sia per il trasferimento che per il mantenimento in orbita dei satelliti. Il primo vantaggio è che ci sarà una forte riduzione del peso del carburante da trasportare, quindi i nuovi satelliti saranno più leggeri e meno costosi. Di conseguenza si potranno inviare in orbita veicoli più piccoli, oppure con un carico due volte più grande. Entrambe le opzioni sono economicamente interessanti.

Rosetta sgancia il lander sulla cometa: da togliere il fiato

Il primo lancio è previsto per la fine del 2018, nel frattempo l'ESA sarà impegnata nella difficilissima missione Rosetta. Un orbiter volerà in flyby a un chilometro da una cometa, pilotata dalla Terra, per migliaia di chilometri, e al momento giusto sgancerà un robot che arpionerà il corpo di roccia e ghiaccio, lo trapanerà e analizzerà la sua linfa vitale per consegnare alla specie umana il segreto della nascita del Sistema Solare. Se lo trovate avvincente scoprite tutti i dettagli nell'articolo Spazio: come inseguire una cometa e atterrarci sopra. Buona lettura!