Il trattore autonomo è la vera rivoluzione

VisLab, fiore all'occhiello italiano nella progettazione di auto senza conducente, ci racconta le sue ultime novità tecnologiche: trattori automatizzati capaci di produrre cibo per tutto il Pianeta e auto cittadine con 26 telecamere a basso costo, altro che Google Car.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il trattore autonomo è la vera rivoluzione

In che direzione si muove il futuro? Auto e…

"Lavoriamo moltissimo anche con case veicolistiche diverse da quelle delle automobili. Uno dei grossi vantaggi di questa tecnologia infatti è che si può applicare a tutti i veicoli, non solo alle auto. Ad esempio camion da miniera, camion da cava, trattori.

Frank!

Ecco sui trattori c'è un business pazzesco: pensare al trattore automatico che va sul campo, ara, semina, raccoglie, irrora. Io sono convinto che questa è la vera rivoluzione, l'automobile verrà più avanti ed è interessante, ma il trattore automatico è il modo con cui si produrrà cibo per tutto il Pianeta perché avere questi sistemi automatici che si muovo nelle pianure dell'Argentina, del Cile, dell'Australia che adesso sono inutilizzate vuol dire aumentare la quantità di cibo che il Pianeta riesce a produrre e quindi ad esempio dimenticarsi degli OGM e tornare alla coltivazione tradizionale ma con metodi automatici. E l'automatizzazione agricola è molto più vicina rispetto a quella dell'automobile grazie all'ambiente più strutturabile e meno difficile da gestire.

I trattori sono prodotti già di per sé molto costosi e le case che li producono sono molto interessate. Il sovrapprezzo non è in questo caso un problema perché succede già adesso che un'azienda che ha molti macchinari agricoli li usi anche su campi altrui o li affitti come sistemi condivisi. Se quindi il prodotto è più costoso non è un grosso problema perché lo si ammortizza fra più aziende. Il ritorno poi è fenomenale perché i macchinari automatici possono essere usati 24 ore su 24, 7 giorni su sette, senza operatore a bordo.

Cosa diversa per il veicolo con il concetto di mobilità attuale, che però cambierà".

L'auto privata scomparirà

"Si svilupperà sempre di più il concetto di car sharing, o mobilità condivisa, che sarà il modo con cui ci muoveremo da qui a 30-40 anni. Non ci sarà più il veicolo di proprietà ma saranno tutti veicoli condivisi con un alto numero di provider a cui abbonarsi. Per avere l'auto basterà chiamare, ci lascerà a destinazione e andrà a prendere qualcun altro, eliminando del tutto i problemi di parcheggio".  Oltre tutto questa sarà una grande ottimizzazione spiega Broggi, perché "i veicoli saranno sempre utilizzati – e questo li renderà più efficienti in quanto sempre accesi – e avranno un costo minore perché ogni utente pagherà solo quando lo utilizza. 

Forse non tutti hanno pensato che quando compriamo una macchina facciamo uno degli investimenti più inefficienti perché l'acquistiamo e la andiamo a parcheggiare. Secondo le statistiche fra l'acquisto e la rottamazione l'auto passa oltre il 90% del tempo parcheggiata. Con questo nuovo concetto di mobilità questi problemi non esisteranno più. Prima arriveranno Paesi come la Cina e gli Stati Uniti, da noi la rivoluzione probabilmente arriverà in un secondo momento".