Impressioni d'uso

Recensione - Test della Panasonic HC-X900M, top di gamma della linea consumer. All'azienda nipponica sono bastati pochi ritocchi al modello precedente per creare un prodotto al vertice.

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a cura di Tom's Hardware

Impressioni d'uso

L'interfaccia della X900M è caratterizzata dalla presenza della ghiera frontale intorno all'ottica, che chiarisce immediatamente l'impostazione prosumer del prodotto. In modalità manuale, consente di regolare a discrezione la messa a fuoco, soddisfacendo le esigenze creative del videomaker, oppure di regolare apertura, tempo di posa, bilanciamento del bianco.

In modalità Auto, diventa un secondo controllo zoom che si aggiunge alla leva da azionare con l'indice della mano destra, ma non risulta duplicato o superfluo: lo zoom tramite ghiera risulta infatti più lento e preciso di quello principale, e funge così da regolazione di precisione. Proprio grazie alla presenza della ghiera, non esitiamo a definire l'interfaccia della X900M una delle migliori oggi su piazza nella categoria prosumer.

Naturalmente esistono anche modalità automatiche, a cominciare dalla iAuto (che si trova anche sulle fotocamere del marchio e prende il controllo di tutto, regalando un'esperienza punta-e-filma), facilmente inseribile tramite un pulsante dedicato. Disponibili poi i classici controlli automatici che si trovano oggi comunemente sulle videocamere di questa fascia, tra cui inseguimento AF automatico, esposizione automatica, riconoscimento del volto e correzione del controluce; non mancano infine una decina di modalità scena predefinite.

Nell'insieme la videocamera risulta quindi versatile e utilizzabile a diversi livelli di "difficoltà", risultando adeguata per un vasto pubblico. L'ergonomia è complessivamente buona. L'unico appunto che le si può muovere è relativo al mirino elettronico che, essendo ad angolazione fissa e privo di un vero e proprio appoggio oculare, non risulta confortevole; si finirà per inquadrare quasi esclusivamente dal display LCD.    

Il mirino elettronico, non orientabile, risulta poco pratico.

La slitta accessori richiede un accessorio esterno (fornito in dotazione).

Nell'uso quotidiano si apprezza invece in modo particolare l'efficacia dello stabilizzatore a 5 assi. Già la versione precedente era una delle più efficaci del segmento consumer, e con questa nuova versione Panasonic aumenta il suo vantaggio sui diretti concorrenti.  

Il menu di gestione, affidato al display touchscreen, beneficia delle generose dimensioni e dell'elevata risoluzione di quest'ultimo. Disponibili 4 menu di impostazione principali dedicati alla modalità video, a quella fotografica, alla gestione dei supporti di memoria e al setup della videocamera. A questi si aggiunge il Quick menu che compare in sovrimpressione sull'inquadratura e consente di regolare i principali parametri di ripresa (formato di registrazione, luminosità display, griglia di riferimento, regolazioni audio).

Due schermate del menu della X900M

Il formato di memoria è l'SD/SDHC/SDXC, singolo slot. Nel modello M, con 32 GB di memoria integrata, l'insieme risulta comunque sufficientemente flessibile, mentre il singolo slot SD potrebbe rivelarsi un limite sul modello X900. Una carica della batteria in dotazione dura in media circa 90 minuti, il che non è il miglior risultato mai visto su una videocamera ma crediamo sia più che adeguato per un uso non professionale.