Plancton sulla ISS: per la NASA è arrivato con un'astronave

Russia e Stati Uniti non stanno collaborando nelle ricerche all'esterno della ISS, ma un'esperta spiega che non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se il plancton fosse vivo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Si infittisce il giallo attorno al plancton marino rivenuto all'esterno del modulo russo della Stazione Spaziale Internazionale. L'agenzia russa ITAR-TASS conferma che il plancton è stato trovato e che a quanto pare potrebbe anche essere capace di sopravvivere nel vuoto dello Spazio, a temperature gelide, senza ossigeno e bersagliato delle radiazioni cosmiche.

Il problema è che, come sulla Terra, anche nello Spazio la collaborazione fattiva fra Russia e occidente è praticamente nulla. Il portavoce della NASA Dan Huot ha rivelato che l'agenzia spaziale statunitense non ha ricevuto alcuna comunicazione da Roscosmos, l'agenzia spaziale russa. Prima che la notizia arrivasse ai media la NASA era all'oscuro di tutto e per questo non può confermare né smentire le affermazioni russe.

ISS

Funzionari della NASA tuttavia hanno riferito di essere stati consapevoli del fatto che i cosmonauti russi stessero conducendo esperimenti sulla parte esterna della Stazione Spaziale, prelevando campioni dalle pareti dai residui lasciati dagli scarichi delle navicelle che arrivano e ripartono spesso.

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La scienziata NASA Lynn Rothschild è dell'opinione che davvero è stato trovato del plancton, sarebbe arrivato sulla ISS a bordo di un cargo o di una navicella contaminati, non grazie ai venti come si è ipotizzato. Quanto al fatto che gli organismi siano vivi, l'esperta spiega che non ci sarebbe nulla di cui stupirsi: "precedenti studi sia degli Stati Uniti sia dell'Europa hanno già dimostrato che alcuni micro organismi - noti come estremofili - possono sopravvivere in orbita terrestre bassa per lunghi periodi di tempo".