Corpo macchina

Recensione - Test della Sony Alpha NEX-6, mirrorless evoluta ma dal costo abbordabile. Funzionalmente impeccabile e interessante sotto molti aspetti, non riesce a raggiungere i vertici della categoria in termini di qualità fotografica, ma garantisce un eccellente rapporto qualità-prezzo.

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina

Estremamente simile alla sorella maggiore NEX-7, la NEX-6 offre feeling e dimensioni che gli appassionati si aspettano da una mirrorless NEX. Ritroviamo qui il solito corpo sottile, che cresce in spessore sul lato destro a formare un'impugnatura che, a nostro avviso, avrebbe dovuto essere di spessore ancora maggiore - ma si tratta di un peccato veniale.

Sul lato superiore destro, a ridosso del pulsante di scatto, si trova la ghiera di comando principale concentrica all'inedita (per Sony) ghiera dei programmi, che come sempre mette a disposizione una selezione rapida tra modalità PASM, programmi automatici, Scene e Panorama assistito. Una soluzione tradizionale, ma tutt'ora la più efficace. Giudichiamo quindi la NEX-6 come la migliore NEX di sempre da questo punto di vista.

Sempre in posizione superiore, in prossimità del pulsante di scatto, si trova anche in questo caso il praticissimo pulsante funzione (Fn), che da rapido accesso alle funzioni di messa a fuoco (AF/MF, modalità e punto AF, bilanciamento del bianco, modalità esposimetrica ed Effetti immagine).

Sul dorso troviamo invece la classica ghiera con pulsante centrale e due pulsanti sensibili al contesto, la cui funzione (variabile) viene descritta da un'etichetta che compare a schermo in prossimità del pulsante stesso.

Come detto a proposito della NEX-5R, che condivide sostanzialmente la stessa interfaccia, è  questa una caratteristica tipica delle NEX a cui si deve abituare. L'interfaccia è infatti innegabilmente  razionale, ma il semplice fatto che gli stessi pulsanti assumano funzioni diverse in momenti diversi disorienta e obbliga a prestare continua attenzione al display.

Defilato sulla destra, impossibile da premere accidentalmente, il pulsante di registrazione video. Benvenuto il pulsante di blocco esposimetrico - correttamente posizionato sul dorso - e benvenuti il flash integrato (NG 6) e la slitta a contatto caldo per flash esterni e altri accessori Sony (una fila di contatti elettrici aggiuntivi la rende in effetti più versatile della classica slitta a contatto caldo). Tutti questi elementi concorrono in modo significativo a fare della NEX-6 una fotocamera evoluta e soddisfacente anche per l'utente che proviene dal mondo reflex.

Ma, soprattutto, benvenuto il mirino EVF OLED con risoluzione XGA (circa 2,36 milioni di punti, risoluzione 1024x768) che si affianca al display posteriore. Al di là delle sue indubbie qualità, la banale verità è che un pur ottimo display posteriore come quello qui integrato (3 pollici, 921.000 punti) in alcune condizioni di scatto - esterni, forte luce incidente - può risultare illeggibile, quindi la presenza di un mirino non guasta mai.

A proposito di display posteriore, questo è inclinabile (180° verso l'alto, 50° verso il basso), il che dona una certa versatilità nella composizione della scena, ma non è un touchscreen (come quello della 5R). Una carenza, questa, con cui possiamo tranquillamente convivere, ma che abbiamo trovato insolita e inaspettata.

Supportate le come sempre la schede di memoria SD/SDHC/SDXC e MMC. A proposito di memory card, segnaliamo l'inserimento estremamente difficoltoso nel corpo macchina, a causa dell'infelice sistemazione dietro la batteria.

Un difetto secondario, ma che infastidisce. Non ci ha soddisfatto nemmeno la soluzione del caricabatteria da collegare al corpo macchina (un caricabatteria esterno consentirebbe la ricarica di una seconda batteria con la prima in uso), mentre è buona l'autonomia garantita di 360 scatti (standard CIPA).