Spazio: produrremo idrogeno sulla Luna e ossigeno su Marte

La NASA progetta d'inviare sulla Luna e su Marte dei robot in grado di produrre in loco ossigeno, idrogeno e acqua. I prototipi sono già in test.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Se vogliamo colonizzare altri Pianeti dobbiamo saper produrre o estrarre acqua e ossigeno in loco, perché trasportarli dalla Terra è proibitivo. Per questo la NASA sta progettando un rover che dovrà atterrare sulla Luna nel 2018 con l'unico compito di estrarre idrogeno e ossigeno dalla superficie. Entro il 2020 poi un successore di Curiosity dovrà convertire l'anidride carbonica in ossigeno per favorire lo sbarco dei terrestri su Marte.

Estrarremo idrogeno sulla Luna?

In una visione futuristica la Luna potrebbe diventare una sorta di stazione di servizio per le astronavi in missione verso Pianeti più lontani, o una destinazione per viaggi spaziali; inoltre è una miniera di materiali preziosi (calcio, magnesio, mercurio, argento e altri). Il progetto lunare si chiama RESOLVE (Regolith and Environment Science and Oxygen & Lunar Volatile Extraction) e prevede un rover attrezzato con tutti gli strumenti necessari per l'estrazione in loco delle risorse (In-situ Resource Utilization, IRSU).

Anche se l'informazione non è popolare, in realtà il progetto è iniziato molti anni orsono, sono già stati spesi circa 20 milioni di dollari e i primi prototipi di rover per la Luna fabbricati a questo scopo sono in test dal 2008. Probabilmente anche la missione cinese con il rover Yutu è volta a valutare i materiali di potenziale interesse sul suolo lunare in vista di futuri progetti.

In test il rover per perforare la Luna

Differente la parte che riguarda Marte: i progetti sono più recenti e ancora in fase acerba. Secondo i piani, un  successore di Curiosity potrebbe essere lanciato su Marte nel 2020 e dovrebbe essere in grado di aspirare anidride carbonica, filtrare la polvere, e quindi convertirla in ossigeno. Sembra fantascienza, ma ricordiamo che eventuali missioni sul Pianeta Rosso, o addirittura insediamenti umani come quello di Mars One, dipendono interamente dalla capacità di fabbricare e inviare prima dei sistemi IRSU, perché non è possibile trasportare fino a Marte acqua, ossigeno e carburante in quantità sufficiente sia per vivere lì a lungo, sia per tornare sulla Terra.

Gli investimenti sono notevoli, ma si stima che la colonizzazione e lo sfruttamento delle risorse spaziali possano ripagare con una ricchezza enorme. Speriamo che qualcosa arrivi anche ai comuni mortali.