Ho sentito dire che il telecomando dell'auto funziona meglio se te lo appoggi sulla testa

Sperimentiamo alcuni miti tecnologici. Veri o falsi?

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a cura di Tom's Hardware

Mito numero 1

Ho sentito dire che il telecomando dell'auto funziona meglio se te lo appoggi sulla testa

Risposta: normalmente è vero

È una storia che si sente raccontare sin dagli anni '90, periodo in cui le auto "col telecomando" diventavano un prodotto comune. Si sostiene che poggiandosi il telecomando sulla testa si aumenta il raggio del telecomando, perché in qualche modo le ossa del cranio fanno da antenna e amplificano il segnale.

La tecnologia di questi prodotti non è cambiata molto, negli ultimi 15 anni, quindi si può tentare di mettere alla prova questa leggenda.

Dopo aver verificato che il telecomando della nostra auto funzionasse, ad un metro e mezzo, ci siamo allontanati dall'auto fino a quando ha smesso di farlo, inscenando strani balletti per essere certi di quale fosse il punto limite, e suscitando una certa perplessità nei passanti. Quando siamo stati sicuri di essere fuori portata, di poco, abbiamo poggiato il telecomando sul mento (il punto perfetto, a quanto pare) e provato ad attivarlo: l'auto si è aperta come se le fossimo stati accanto.

Quindi ci siamo spostati indietro, un po' alla volta, per scoprire che il telecomando poggiato al mento ha una portata enormemente maggiore rispetto a quando lo si tiene semplicemente in mano. Abbiamo guadagnato, infatti, ben 250 metri.

Che cosa succede? Recentemente abbiamo incontrato alcuni ingegneri Intel, per ragioni diverse, e abbiamo avuto anche l'occasione di parlare con Robert Paxman, che si occupa di trasmissioni radio, che ci ha spiegato: "dipende dall'efficienza dell'antenna. Se un trasmettitore che lavora ad una certa frequenza ha un'antenna poco efficiente, e lo si abbina a qualcosa che può migliorare questo parametro, è possibile che ne aumenti la portata. Il corpo umano ha un certa conduttività, quindi avvicinargli il trasmettitore può sortire un effetto simile. Pensate alle vecchie antenne portatili per i televisori, o alle radio, con le quali, spesso, si otteneva un segnale migliore se si toccava l'antenna, o se ci si posizionava in un certo punto della stanza. È lo stesso principio."