Alfa Romeo: le Quadrifoglio a combustione continueranno

Nuova Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio: motori termici ed elettrici confermati, lo ha confermato Santo Ficili a Motor1

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a cura di Tommaso Marcoli

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Nelle stanze dei bottoni di Alfa Romeo si sta decidendo il futuro dei modelli iconici della Casa del Biscione. Mentre le attuali versioni Quadrifoglio di Stelvio e Giulia hanno terminato il loro ciclo vitale - lasciando solo le motorizzazioni diesel a rappresentare i due modelli di punta - si aprono nuovi scenari per le future generazioni sportive del marchio. Una rivoluzione silenziosa che prende forma tra piani industriali, ripensamenti strategici e la necessità di mantenere viva la fiamma della passione che da sempre caratterizza uno dei marchi più amati dagli appassionati italiani.

Durante il prestigioso Concorso d'Eleganza di Villa d'Este 2025, a margine della presentazione del libro dedicato alla nuova 33 Stradale, Santo Ficili - amministratore delegato di Alfa Romeo - ha lasciato trapelare importanti novità ai colleghi di Motor1. "Vi stupiremo, con l'elettrico e col termico", ha dichiarato con sicurezza, confermando che le future Quadrifoglio manterranno anche un'anima a combustione interna, accanto alle inevitabili versioni elettrificate (quindi preparate una wallbox).

Una dichiarazione che apre scenari affascinanti e solleva interrogativi su quale cuore meccanico batterà sotto il cofano delle prossime sportive del Biscione. Il fatto che Ficili sia anche alla guida di Maserati, casa che ha sviluppato l'apprezzato V6 Nettuno, suggerisce possibili sinergie all'interno del gruppo Stellantis.

La piattaforma STLA Large, destinata a ospitare le nuove generazioni di Stelvio e Giulia, è nata con un'impostazione "electric first", privilegiando quindi le motorizzazioni a batteria nella sua concezione originaria. Ma l'evoluzione del mercato e le incertezze normative hanno costretto molti costruttori, Alfa Romeo inclusa, a rivedere i propri piani industriali.

Il caso della Dodge Charger, anch'essa basata sulla stessa architettura e le cui vendite in versione elettrica stanno deludendo le aspettative, rappresenta un campanello d'allarme per l'intero gruppo Stellantis. L'integrazione di powertrain termici su una piattaforma pensata prioritariamente per l'elettrico potrebbe richiedere modifiche tecniche sostanziali e tempi di sviluppo più lunghi del previsto.

Le voci di corridoio parlano infatti di un ritardo per la nuova Stelvio, il cui debutto potrebbe slittare dalla fine del 2025 all'autunno 2027. Sebbene manchi una conferma ufficiale, Stellantis ha rilasciato una dichiarazione significativa: "Stiamo lavorando su un aggiornamento del piano dedicato all'Italia. Il piano prevede un ampliamento e una rimodulazione delle attività nel Paese, alla luce delle attuali condizioni di mercato, delle incertezze sulle regolamentazioni UE e dell'effetto dei dazi."

Parole che non smentiscono i possibili ritardi ma anzi confermano una fase di ripensamento strategico. Del resto, come anticipato da Jean-Philippe Imparato, responsabile del Gruppo per l'Europa: "La mia sfida oggi non è lanciare più macchine, ma avere i motori giusti, sviluppando soprattutto ibridi e range extender".

La decisione di mantenere motorizzazioni termiche per le versioni Quadrifoglio rappresenta certamente una buona notizia per gli appassionati. Nessun propulsore elettrico, per quanto potente e reattivo, può replicare l'emozione sonora e sensoriale di un V6 ad alte prestazioni. Ma questa scelta comporta sfide tecniche e industriali non trascurabili.

Ficili ha anche offerto interessanti spunti sul design e sull'impostazione delle future Alfa: "Dobbiamo partire dallo stile della nuova 33 Stradale e provare a prendere qualcosa da portare sulle nuove Stelvio e Giulia. Ci saranno sportività accessibile, guidabilità, piacere di guida, estetica e anche un giusto mix tra digitale e analogico all'interno della vettura." Una filosofia che sembra voler bilanciare innovazione e tradizione, evitando l'eccesso di digitalizzazione che caratterizza alcuni concorrenti, soprattutto orientali.

Lo stabilimento di Cassino, destinato alla produzione delle nuove generazioni di Stelvio e Giulia, attende quindi direttive più precise sul futuro produttivo. Le prossime settimane potrebbero essere decisive per comprendere la reale portata della rimodulazione strategica in corso nel gruppo Stellantis e l'effettiva tempistica di lancio dei nuovi modelli che dovranno rilanciare il prestigio del marchio italiano nel mondo.

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