Auto elettriche, come cambia l’autonomia in estate?

Una delle prime domande che ci si pone quando si acquista un’auto elettrica riguarda sicuramente l’autonomia di cui dispone il veicolo.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Quando si acquista un'auto elettrica, una delle prime domande che sorgono riguarda sicuramente l'autonomia del modello scelto. È una domanda più che legittima, considerando che stiamo parlando di una tecnologia relativamente nuova e che non tutti gli utenti sono consapevoli dei punti di forza e delle debolezze delle vetture elettriche. È importante ricordare che l'autonomia dichiarata dalle case automobilistiche nel ciclo WLTP rappresenta un valore che spesso è conservativo. Alcuni produttori riescono ad avvicinarsi molto ai valori dichiarati, mentre con altri può esserci una notevole discrepanza.

Le giornate son sempre più lunghe e la stagione estiva è avviata, ma con essa arrivano anche i primi grandi caldi ovvero quelli colpevoli di non farci sfiorare il sedile e il volante, specialmente se son in pelle e se l’auto è di colore nero (come evidenziato in questo approfondimento). Analogamente ad un precedente articolo indirizzato sul funzionamento delle auto elettriche con i climi più rigidi, viene lecito chiedersi come possa comportarsi una batteria di un’auto elettrica con il caldo.

Nonostante le case automobilistiche prevedano un'elevata coibentazione, le batterie delle auto elettriche possono comunque essere influenzate dal caldo intenso, soprattutto durante le fasi di ricarica rapida in cui viene fornito un voltaggio superiore alla media. In altre parole, durante i periodi estivi, è possibile che si verifichino interruzioni nella ricarica alle colonnine rapide e, allo stesso tempo, una significativa riduzione dell'autonomia. Inoltre, l'uso del climatizzatore può ulteriormente compromettere la percorrenza, arrivando a ridurre l’autonomia considerevolmente soprattutto sull’elettriche meno recenti.

È importante precisare che il consumo del climatizzatore influisce anche sulle auto a combustione interna. Tuttavia, grazie a un'autonomia generalmente più elevata e a un sistema di rifornimento quasi immediato, l'impatto non è così “drammatico” come nelle vetture elettriche. Siamo onesti: fare il pieno di benzina non solo richiede meno tempo, ma ci offre anche una libertà di movimento nettamente superiore, almeno per il momento.

Quali rimedi possiamo applicare per i primi caldi?

È importante mantenere l'abitacolo dell'auto a una temperatura accettabile, specialmente quando la si lascia al sole per molte ore. Un consiglio utile è quello di raffreddare gradualmente l'auto, magari durante il viaggio, in modo da risparmiare energia durante il tragitto. L’aria condizionata, tendenzialmente, è molto energivora, l’ideale è raffrescare inizialmente l’abitacolo con i finestrini. Se avete a disposizione l'optional, decisamente poco comune lo ammettiano, una buona idea è usare il raffrescamento dei sedili.

Quasi di pari passo, un altro ottimo suggerimento è quello di avere uno stile di guida efficiente, dolce e misurato. È anche consigliabile evitare di percorrere lunghe distanze in autostrada alla velocità massima consentita. La frenata rigenerativa è un aspetto importante correlato allo stile di guida. Ogni kW risparmiato conta, quindi rilasciare l'acceleratore in anticipo e sfruttare la frenata rigenerativa può essere di grande aiuto per risparmiare energia. Le escursioni all'aperto sono comuni durante l'estate, ma è consigliabile svuotare il bagagliaio e rimuovere tutto ciò che non è indispensabile. Anche se può sembrare un'azione estrema, il portapacchi può influire notevolmente sull'autonomia dell'auto. Se non è strettamente necessario, è meglio non lasciarlo montato.

Se la guida non è il vostro forte, sicuramente potrete rimediare nelle fasi di pianificazione, magari comodamente all’ombra di una colonnina, e sosta. Le auto moderne, in particolare quelle elettriche, offrono molte opzioni di gestione e pianificazione tramite smartphone. Se possibile, consigliamo di programmare il pre-raffreddamento dell'abitacolo mentre l'auto è ancora in carica. Ad esempio, se si prevede di partire alle 15:00, si può impostare un timer per iniziare il pre-raffreddamento alle 14:50.

Trovarsi un parcheggio all'ombra d'estate può essere una sfida, ma se non è possibile, è consigliabile utilizzare un parasole per evitare che l'abitacolo si surriscaldi eccessivamente. Le auto elettriche non amano particolarmente il caldo intenso e potrebbero attivare sistemi di protezione che scaricano la batteria per evitare danni.

Seppur possano sembrare banali, i consigli sopra riportati possono essere quasi interamente applicabili a qualsiasi vettura; mentre alcune operazioni sono più specifiche per le proposte a batteria, altre possono sempre tornare utili in qualsiasi contesto. Questa è una regola generale, se avete davvero tanto caldo o siete appena usciti dall'acqua, ricordate sempre che è legale guidare a petto nudo così anche in infradito.