Auto elettriche e carro attrezzi: come funziona e come evitare danni

Rimanere in panne con l'auto è piuttosto spiacevole e spesso l'unico rimedio è quello di chiamare il carro attrezzi; ma quali accortezze è necessario seguire con un'auto elettrica?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Le auto a batteria, pur essendo disponibili sul mercato da qualche anno, sono ancora una novità e come tale possono dover richiedere alcune specifiche accortezze soprattutto nel caso ci si trovi a dover contattare un servizio di assistenza stradale, come un carro attrezzi. Possedere un’auto elettrica ha molti vantaggi ma nonostante la tecnologia e la parziale assenza di componenti meccaniche, rimane la possibilità che si possa verificare un malfunzionamento o una foratura costringendo quindi l’automobilista a chiedere soccorso.

Tra i problemi più noti e comuni che possono capitare troviamo:

  • foratura: una gomma a terra è un problema comune sia per i veicoli endotermici sia per quelli a batteria. Per rimediare a questo problema, in genere, è necessario sostituire lo pneumatico qualora presente. Purtroppo, la maggior parte delle auto elettriche non ha una reale gomma di scorta e non è neanche così semplice trovare a bordo il famigerato ruotino. In assenza di questi elementi, è possibile trovare un kit di riparazione di forature che consentirà ugualmente di raggiungere il primo gommista in totale sicurezza:
  • problemi di batteria: l’autonomia dell’auto elettrica è direttamente correlata al livello di carica. Può succedere che, in caso di percorrenze lunghe e programmate erroneamente, ci si trovi nella condizione di non poter proseguire il viaggio e raggiungere la meta designata. A differenza delle auto a benzina o diesel non è possibile temporeggiare con piccoli rabbocchi a bordo strada; pertanto, l’unica soluzione è rivolgersi ad un servizio di assistenza stradale;
  • guasti: come qualsiasi mezzo di locomozione, è possibile riscontrare problemi improvvisi che potrebbero limitare le libertà di utilizzo, anche in questo caso l’unica alternativa è contattare un carro attrezzi.

Sollevare un’auto elettrica

In caso di foratura, qualora sia disponibile un ruotino di scorta, o di cambio gomme è naturalmente possibile sollevare l’auto con l’utilizzo di cric (o opportuni bracci meccanici in caso ci si trovi da un gommista). Qualora ci si trovasse in prossimità di una strada pubblica, ricordiamo sempre di posizionare il triangolo a 50 metri di distanza dal nostro veicolo o da eventuali carichi dispersi sulla carreggiata (in modo che esso sia visibile da almeno 100 metri dagli automobilisti che sopraggiungono), indossare il giubbotto catarifrangente e accendere gli indicatori di emergenza.

Come per le auto endotermiche è sempre bene verificare, sotto al pianale, dove posizionare il cric per evitare spiacevoli problemi che, su un’auto elettrica, potrebbero portare a danni decisamente più importanti rispetto ad una soluzione senza batterie. Le maggior parte delle auto elettriche, infatti, integra nella parte inferiore del pianale il pacco batterie che potrebbe danneggiarsi e rompersi in caso di un utilizzo inopportuno del sistema di sollevamento. La maggior parte dei costruttori, a questo proposito, indica chiaramente i punti dove è possibile appoggiare il cric per evitare di sfondare una o più celle del pacco batterie, situazione che oltre a far impennare il costo della riparazione potrebbe anche innescare eventuali incendi.

Trainare un’auto elettrica

Per trainare un’auto elettrica dobbiamo seguire delle particolari accortezze? La risposta non è così scontata come potremmo invece pensare. Con le auto termiche con cambio manuale, le più comuni nel nostro Paese, è possibile fare affidamento a un carro attrezzi "compatto", in grado di agganciarsi a un singolo asse per trasportare l'auto senza problemi. La stessa regola vale con i veicoli termici a cambio automatico, che permettono di liberare le ruote in poco tempo. Ma con le elettriche?

Con le soluzioni a batterie è necessario utilizzare un carro attrezzi a pianale mobile, qualora invece non sia disponibile questo specifico modello è bene sincerarsi che venga impiegato un sistema in grado di sollevare il restante asse che alternativamente finirebbe a diretto contatto con l’asfalto. In ogni caso, l’operatore che interviene deve essere adeguatamente preparato e avere l’abilitazione CEI 11-27 o PES-PAV, ossia quella certificazione che consente di operare ed eseguire lavori su auto elettriche e ibride in presenza di tensione.

Assodato che il modo più sicuro per trainare un’auto elettrica è quello di sollevarla su un carroattrezzi con pianale, alcuni costruttori indicano chiaramente nel manuale di uso e manutenzione quali operazioni seguire con chiari esempi grafici. Renault, ad esempio, raccomanda esclusivamente il sollevamento dell’auto, mentre Tesla permette anche il traino senza pianale. Più in dettaglio, il manuale di Tesla consiglia di attivare la funzione “jack” qualora siano presenti sospensioni pneumatiche, altrimenti l’auto potrebbe allentare le cinghie di sicurezza. Su Tesla Model S, invece, è raccomandata l’attivazione della funzione “tow” per evitare che si attivi automaticamente la modalità Park.

I costruttori sconsigliano di trainare un’auto elettrica sulle proprie ruote in quanto il motore elettrico può funzionare anche al contrario e provocare danni di varia natura; dalla rottura del motore fino al surriscaldamento dell’impianto con possibilità di incendi. Anche in modalità N, si consiglia comunque di non trainare l’auto per più di 15 km/h e una distanza di 1,5 km. Ecco perché, secondo quanto riportato da Nissan su Leaf, le uniche ruote che possono toccare la strada sono quelle posteriori. In altre parole, prima di trainare è bene consultare il manuale della vettura e capire, più concretamente, su quale o quali assi sia presente un motore elettrico. Fatta questa verifica, è possibile capire come caricare opportunamente l’auto per evitare danni imprevisti.

Agganciare un’auto elettrica

Immaginiamo di aver contattato un servizio di assistenza stradale e che sia giunto sul posto un carro attrezzi dotato di pianale mobile, quali sono ora le procedure da seguire? Se l’auto non ha più trazione o alimentazione, è necessario utilizzare un argano per trainare l’auto dalla strada sin sopra al pianale ma per farlo è assolutamente consigliato consultare il manuale dell’auto.

Ci sono infatti punti d’attacco specificatamente designati per questo genere di operazioni che, a differenza di altri sistemi di ancoraggio, beneficiano di una struttura rinforzata antistrappo. Un’accortezza che probabilmente non è stata opportunatamente seguita da un operatore di assistenza stradale americano che, in occasione di un intervento su Ford Mustang Mach-E, ha provocato il danneggiamento di una parte del pacco batteria, in particolare ad uno dei supporti adiacenti alle celle. Secondo quanto emerso, sembra che l’auto sarebbe stata agganciata in modo errato durante il caricamento sul pianale, senza quindi rispettare i punti di aggancio suggeriti direttamente da Ford. Ricordiamo a questo proposito che sul pianale inferiore di molte auto elettriche, in aggiunta alla batteria stessa, sono presenti tutti i circuiti di raffreddamento che in caso di foratura potrebbero portare a perdite e rotture.

Considerata la stima iniziale di Ford di quasi 30mila dollari di danni per un semplice soccorso stradale, consigliamo caldamente di verificare sempre le procedure e agevolare il lavoro dell’operatore. Se pensate che la spesa per la riparazione possa sembrare elevata, in questo approfondimento potete trovare alcuni costi legati alla sostituzione del pacco batterie delle auto elettriche, cifre che possono avvicinarsi di molto a quanto preventivato da Ford.