La corsa di BMW verso la mobilità elettrica sta accelerando in Baviera, dove il colosso automobilistico tedesco ha già completato la struttura principale del suo nuovo stabilimento per batterie ad alta tensione a Irlbach-Straßkirchen. Questo impianto strategico, parte fondamentale della transizione del Gruppo verso la Neue Klasse, ha visto progressi straordinari a soli dodici mesi dall'approvazione dei lavori. La tempistica rimane perfettamente in linea con il cronoprogramma: l'installazione delle linee produttive inizierà a giugno 2025, segnando un traguardo significativo nell'espansione della capacità produttiva di BMW nel settore delle batterie di nuova generazione.
La rapidità con cui procede la costruzione non è casuale, ma frutto di un metodo ben preciso. Il Gruppo bavarese ha implementato la metodologia Lean Construction Management, un sistema che permette di visualizzare in tempo reale ogni fase del cantiere all'interno di una "Lean Room" dedicata. Questo approccio consente di identificare immediatamente eventuali sovrapposizioni nel flusso di lavoro e di risolvere rapidamente qualsiasi problema possa emergere durante la costruzione. "Dobbiamo il successo di questo progetto alla collaborazione eccezionale tra il nostro team interno e i partner esterni," ha dichiarato Sabrina Kugler, responsabile della realizzazione del sito.
Un aspetto particolarmente interessante della strategia costruttiva riguarda la scelta dei fornitori: BMW ha applicato il principio "Local for Local", affidando i lavori esclusivamente a imprese tedesche. Di queste, il 66% proviene dalla Baviera e circa un terzo ha sede a meno di 100 chilometri dal cantiere. Questa decisione non solo ottimizza la logistica, ma rappresenta anche un impulso concreto all'economia locale, creando un indotto significativo già nella fase di costruzione.
L'impianto bavarese non è un'iniziativa isolata, ma si inserisce in una strategia globale che BMW sta implementando per la produzione delle batterie di sesta generazione (Gen6). Queste componenti rappresentano il cuore tecnologico della prossima generazione di veicoli elettrici del marchio tedesco. Lo stabilimento di Irlbach-Straßkirchen fa infatti parte di una rete mondiale composta da cinque impianti specializzati, attualmente in costruzione in località strategiche: Debrecen in Ungheria, Shenyang in Cina, San Luis Potosí in Messico e Woodruff (vicino a Spartanburg) negli Stati Uniti.
La logica dietro questa distribuzione geografica è chiara: BMW intende produrre le batterie il più vicino possibile agli stabilimenti dove verranno assemblati i veicoli elettrici. Questo approccio non solo ottimizza la logistica e riduce l'impronta di carbonio associata al trasporto, ma crea anche opportunità di lavoro nelle aree dove BMW ha già una presenza produttiva consolidata.
Il primo modello a beneficiare di queste batterie di nuova generazione sarà la BMW iX3, che debutterà nel 2025 come primo esponente della Neue Klasse. La sua presentazione ufficiale è prevista per settembre all'IAA Mobility. La produzione in serie delle batterie inizierà nello stesso anno presso lo stabilimento di Debrecen, mentre l'impianto bavarese entrerà in funzione nel 2026. Per garantire un avvio produttivo efficiente, esperti provenienti dallo stabilimento di Dingolfing, che vanta una lunga esperienza nella produzione di componenti per veicoli elettrici, supporteranno entrambi i nuovi siti.
L'attenzione alla sostenibilità è evidente anche nella progettazione dell'infrastruttura dell'impianto. Il cuore operativo dello stabilimento sarà la centrale energetica, che oltre a fornire elettricità, aria compressa, calore, raffrescamento e acqua tecnica, ospiterà anche la caserma interna dei vigili del fuoco, i laboratori di manutenzione e il centro servizi. Il recupero energetico sarà garantito da impianti a pompa di calore che riutilizzeranno l'energia generata durante il processo produttivo, mentre l'acqua piovana verrà raccolta e riutilizzata per i servizi igienici. È importante notare che il processo di assemblaggio delle batterie non richiederà consumo d'acqua, riducendo ulteriormente l'impatto ambientale dell'operazione.
Per connettere i vari edifici del complesso, BMW ha predisposto un elaborato sistema di passerelle tecnologiche e reti interrate che distribuiscono le risorse in tutto lo stabilimento. L'estensione di questa infrastruttura è impressionante: solo tra i diversi edifici corrono circa 60 chilometri di condutture. A nord è in costruzione una stazione di pompaggio che, dal 2026, collegherà il sito al depuratore di Irlbach tramite 3 chilometri di condotta dedicata.
Anche la viabilità esterna è stata accuratamente pianificata per minimizzare l'impatto sulla circolazione locale. È già in fase avanzata di costruzione il futuro snodo a rotatoria sulla B8, presso Makofenerstraße. Con un diametro di 80 metri e cinque innesti stradali, questa infrastruttura gestirà efficacemente il traffico in entrata e uscita dallo stabilimento senza creare congestioni sulla statale, dimostrando come BMW abbia considerato ogni aspetto dell'integrazione del nuovo impianto nel territorio circostante.