DeLorean volante, la stanno facendo per davvero

La trilogia di Ritorno al futuro è un cult per tante ragioni e uno di esso è sicuramente la DeLorean, l'auto che Doc Brown trasforma in una macchina del tempo. E poi nel secondo film diventa una macchina del tempo volante alimentata a immondizia.

La DeLorean reale invece era un'auto sportiva creata dall'azienda omonima fondata da John DeLorean. Suo nipote Paul DeLorean si è messo in affari e nel 2012 ha fondato DeLorean Aerospace, azienda che spera di mettere presto in vendita una vera e propria DeLorean volante. Si ciama DeLorean DR-7.

Si tratta di un velivolo a due posti mosso da due eliche orientabili, studiato per la mobilità quotidiana e il tempo libero. L'operazione ha tutto l'aspetto di una mossa per capitalizzare sul successo del film, ma il prodotto in sé non è l'unico del suo genere - esistono infatti diversi progetti più o meno simili.

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La nuova DeLorean DR-7 sarà a decollo verticale, quindi si potrà alzare come un elicottero e senza bisogno di una lunga pista per prendere velocità. Questo è importante perché significa che potrà decollare da un giardino, un parcheggio o un tetto. Ci sono poi quattro ali, due frontali e due posteriori, a garantire la stabilità del volo; si possono ritrarre per permettere alla DR-7 di entrare in un garage - che dovrà essere un po' più grande del solito. Le ali inoltre potrebbero essere d'aiuto in caso di emergenza, e permettere un atterraggio anche a motori spenti.

La propulsione è completamente elettrica. Al momento DeLorean Aerospace è ancora in fase di Ricerca e Sviluppo. Non hanno un prototipo funzionante, ma sono arrivati a un modello in scala 1:3. Il prodotto finale dovrebbe avere un'autonomia di circa 250 Km. Moltissimi, considerando che gli altri prototipi in fase di sviluppo arrivano a un quarto di tale valore, nel migliore dei casi - limitandosi a quelli elettrici.

Secondo il fondatore, mezzi simili potrebbero diventare realtà entro una quindicina d'anni, e non è detto che saranno solo giocattoli per ricchi. Applicando il modello di sharing, infatti, questi veicoli potrebbero essere usati in abbonamento o con un modello "alla Uber". Fare previsioni più precise è molto difficile se non impossibile, a meno di non avere una macchina del tempo.

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