ENEA e Vigili del Fuoco insieme per la sicurezza di batterie e idrogeno

Stretto un importante accordo tra ENEA e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per la sicurezza e prevenzione dei rischi di incendio nel campo dell’idrogeno.

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a cura di Valentina Acri

Stretto un importante accordo tra ENEA e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco con l’obiettivo di rafforzare sia la sicurezza che la prevenzione dei rischi di incendio nel campo dell’idrogeno, sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili e di accumulo elettrico.

Grazie al nuovo accordo, le due organizzazioni si impegneranno nel portare avanti differenti studi ed esperimenti al fine di prevenire incendi, organizzando anche interventi in seguito a casi di batterie esplose. Importante sarà anche l’elaborazione di punti chiave fondamentali per progettare, realizzare, installare e utilizzare al meglio le tecnologie sull’idrogeno.

La sinergia con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ci permetterà di garantire, attraverso ricerca scientifica e infrastrutture di eccellenza, la sicurezza di tecnologie sempre più diffuse. In tale ambito ci occuperemo con il CNVVF della diffusione della cultura della sicurezza antincendio sia nella Pubblica Amministrazione che verso le imprese e i cittadini, ha commentato il Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce.

Secondo quanto diffuso da Enea e il CNVVF, l’attività riguarderà tutta la filiera, che comprende la produzione, il trasporto, la distribuzione, l’accumulo e gli usi finali nei settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti.

Con questo accordo vogliamo rafforzare la partnership avviata quattro anni fa con i Vigili del Fuoco in settori importanti e di crescente rilievo quali le batterie litio-ione e sodio, le infrastrutture di ricarica elettrica e i sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, sottolinea il Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, Giorgio Graditi.

L’accordo prevede dunque la prosecuzione dell’attività di un gruppo di lavoro sulle norme giuridiche e tecnico-scientifiche per interventi di emergenza legati all’uso delle batterie. Come dichiarato dal direttore centrale per la prevenzione del CNVVF, Stefano Marsella, saranno realizzati nuovi laboratori presso le strutture di studio e sperimentazione di Capannelle e di Montelibretti. Entrambe finanziate con l’obiettivo di studiare ed esaminare i problemi di sicurezza in caso di incendi collegati alla transizione ecologica. I temi dell’idrogeno e delle batterie costituiranno pertanto la parte più importante dell’impegno di sperimentazione per la sicurezza degli utilizzatori e dei soccorritori.