Il primo tratto di autostrada intelligente sarà sulla A4 Milano-Torino

Il primo tratto operativo V2L sarà ultimato sulla Milano-Torino entro il 2030 e permetterà di far dialogare attivamente l'infrastruttura con i veicoli presenti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L’autostrada A4, più precisamente il tratto Milano-Torino, sarà il primo ad integrare una serie di componenti tecnologici ed intelligenti che permetteranno di far dialogare l’infrastruttura con le più moderne vetture. ASTM, la società del gruppo Gavio che gestisce l’autostrada A4, e Volkswagen hanno realizzato tra Rho e Arluno (5,4 km) il primo tratto con connettività V2L, vehicle to infrastructure, in un ambiente aperto.

Ogni 600 metri sono stati infatti montate colonnine ITS ibride alte, dai 6 ai 8 metri, che assicurano su entrambe le carreggiate una comunicazione in tempo reale e un continuo scambio di dati con le vetture che si trovano nelle immediate vicinanze. La tecnologia ITS ibrida è compatibile con entrambi i sistemi di “dialogo” dei veicoli, quindi sia G5 sia Cellular V2X, e operano a stretto contatto con la piattaforma Emera S sviluppata da Sinelec, la società di sistemi tecnologici di ASTM. Cosa cambia rispetto alle normali app da smartphone? Semplice, l’autorevolezza e precisione nel dare le informazioni. Utilizzando il sistema proposto da ASTM, infatti, è possibile carpire in tempo reale e da fonti riconosciute tutti gli ostacoli che si potrebbero palesare sul nostro tragitto.

Per poter dialogare con il sistema di ASTM è necessaria, come accennato, una vettura che utilizzi G5 e/o Cellular V2X. Volkswagen, a questo proposito, ha a disposizione la tecnologia V2X (dove X sta per everything) su Golf 8, ID.3 e ID.4. In una simulazione, illustrata ieri in occasione dell'evento "La mobilità del domani - intelligente e connessa", abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima il funzionamento del sistema e l’interazione tra i due soggetti; integrazione che appare sin da subito concreta, affidabile e soprattutto immediata. Sfruttando le funzioni ideate per il V2L, è possibile pertanto “parlare” attivamente con l’infrastruttura e ricevere a schermo, o direttamente sul parabrezza qualora sia disponibile l’head-up display, tutte le informazioni e segnalazioni del caso sul tratto percorso.

L’integrazione, al momento, è disponibile solo per un breve tratto ma come ha spiegato Umberto Tosoni, AD di ASTM (secondo operatore al mondo con 5.400 km di concessioni in portafoglio), è previsto un ampliamento del sistema V2X su tutti i 127 km gestiti di A4, per un investimento complessivo di circa 600 milioni di euro. Il termine dei lavori è previsto per il 2030 e ora di quella data, sarà possibile trovare sul tratto indicato sistemi di rilevamento anti nebbia e contromano, asfalto al grafene o riciclato al 70%, telecamere intelligenti, colonnine di ricarica ultra fast e stazioni di idrogeno.

Se da un lato l’infrastruttura procede a gonfie vele, anche Volkswagen ha confermato il suo impegno con un investimento di 27 miliardi di euro (entro il 2025) per poter integrare tutte le piattaforme e applicazioni specifiche e necessarie per l’utilizzo. In uno scenario più generale, come evidenziato da Paolo Guglielminetti, Partner PwC Italia Global Railways & Roads Leader, entro il 2025 il 100% delle auto dell’Unione Europea sarà connesso, mentre per il 2030 si prevedono oltre 20 milioni di auto con sistemi di guida autonoma, di varia natura, che dovranno necessariamente interfacciarsi con l’infrastruttura per ricevere informazioni affidabili in tempo reale.