Il futuro dell'elettrificazione nel settore automobilistico di lusso si presenta più complesso del previsto, con i costruttori che si trovano costretti a rivedere strategie precedentemente annunciate. Lamborghini rappresenta un caso emblematico di questa tendenza, con la casa del Toro che ha deciso di posticipare i piani di elettrificazione completa per il suo SUV di maggior successo commerciale. La decisione riflette un panorama normativo in continua evoluzione e un mercato che mostra segnali di incertezza verso le motorizzazioni completamente elettriche.
La Urus, che attualmente rappresenta il modello più venduto della gamma Lamborghini, manterrà la sua configurazione ibrida plug-in anche per la prossima generazione. Stephan Winkelmann, CEO della casa di Sant'Agata Bolognese, ha confermato che la versione completamente elettrica del SUV è stata rimandata alla metà del prossimo decennio, precisamente al 2035, coincidendo con l'entrata in vigore delle normative europee che richiederanno zero emissioni per tutte le auto nuove.
Il dirigente ha spiegato che questa scelta strategica risponde alle continue modifiche del quadro normativo, un fattore di imprevedibilità che potrebbe influenzare anche il lancio della prima vettura completamente elettrica del marchio. La Lanzador, inizialmente prevista per il 2028 e successivamente posticipata al 2029, potrebbe subire ulteriori ritardi, con una decisione definitiva attesa per l'inizio del prossimo anno.
Originariamente, i piani di Lamborghini prevedevano una transizione completa all'elettrico per la Urus entro la fine del decennio, una strategia annunciata quando il SUV è diventato disponibile esclusivamente in versione ibrida nel 2024. Tuttavia, le dinamiche di mercato e le incertezze normative hanno spinto l'azienda a riconsiderare questa tempistica.
La decisione di Lamborghini si inserisce in una strategia più ampia del gruppo Volkswagen, con Porsche che ha adottato un approccio simile per la Cayenne, modello gemello della Urus. La casa di Stoccarda continuerà a commercializzare la versione con motore a combustione interna accanto alla nuova variante elettrica, puntando sulla redditività in un momento in cui l'interesse dei consumatori verso le auto elettriche mostra segni di rallentamento.
Winkelmann ha sottolineato l'importanza di questa decisione sia per l'azienda che per i clienti, evidenziando come la notizia sia stata accolta positivamente. "Vogliamo avere una nuova generazione ancora come ibrida plug-in", ha dichiarato, aggiungendo che si tratta di *"qualcosa di molto importante per noi e per i clienti, che sono stati molto felici di sentire questa notizia"*.
La nuova generazione della Urus SE dovrebbe arrivare nel 2029, mantenendo probabilmente la configurazione ibrida basata sul V8 che attualmente sviluppa 789 cavalli, rappresentando la versione più potente mai realizzata del SUV. A differenza della Cayenne, che riceverà principalmente un restyling approfondito, la Urus beneficerà di un design completamente nuovo, anche se i dettagli specifici non sono ancora stati definiti.
Il CEO ha lasciato aperta la possibilità di anticipare il lancio della versione elettrica rispetto al 2035, valutando l'evoluzione dell'accettazione del mercato, delle normative, delle infrastrutture e del cambiamento generazionale. Questa flessibilità strategica potrebbe permettere di commercializzare contemporaneamente la terza generazione con motore tradizionale e la variante elettrica, seguendo il modello adottato da Porsche.
L'evoluzione della Lanzador rappresenta un altro indicatore delle sfide che il settore automotive di lusso sta affrontando nella transizione verso l'elettrificazione. Winkelmann ha confermato che "entro la fine di questo decennio dovrebbe essere il momento giusto" per la versione di produzione del concept, ma ha anche ammesso che una decisione definitiva su eventuali ulteriori ritardi sarà presa all'inizio del prossimo anno.
Quando la Urus elettrica arriverà finalmente sul mercato, rappresenterà il secondo veicolo completamente elettrico nella gamma Lamborghini, segnando una pietra miliare nella storia del marchio. La strategia di posticipare questa transizione riflette un approccio pragmatico che tiene conto delle realtà di mercato e della necessità di garantire che l'infrastruttura e l'accettazione dei consumatori siano sufficientemente mature per supportare una transizione di successo.