La prima nave cargo elettrica con guida autonoma è pronta

Yara International è pronta a salpare con la prima nave cargo a zero emissioni e con guida autonoma al mondo: il primo viaggio sarà in Norvegia ma son previste ulteriori tratte.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il trasporto autonomo di merci non sarà limitato ad una manciata di camion e aerei, ma verrà presto implementato anche sul trasporto via nave. Come riportato dalla CNN, Yara International prevede ora di salpare con la prima nave cargo con guida autonoma e alimentata da un propulsore completamente elettrica. Il varo è previsto in Norvegia entro la fine del 2021. La Yara Birkeland viaggerà da Herøya a Brevik con solo tre centri di controllo remoto che sorveglieranno il viaggio.

La società ha sviluppato per la prima volta il concetto nel 2017 e la partenza era stata pianificata inizialmente per il 2020, ma la pandemia di COVID-19 ha ritardato il viaggio. Non è la prima nave senza equipaggio di alcun tipo ad avventurarsi in mare aperto, ma è il primo modello completamente elettrico.

La tipologia e la conformazione della nave la rende piuttosto lenta, la velocità massima è infatti di solo 13 nodi ottenuti dalla spinta dei due propulsori da 900 kW. Nessuna informazione sul sistema di ricarica, ma considerata la presenza di una batteria da 7 MWh il tempo impiegato sarà tutto tranne che breve. L’armatore ritiene che i vantaggi in termini di emissioni e consumi saranno invidiabili e si prevede l’introduzione di altri modelli; l'azienda ha stimato che Yara Birkeland sostituirà circa 40.000 viaggi di camion all'anno, riducendo drasticamente le emissioni di CO2 e di protossido di azoto in un paese che già dipende fortemente dall'energia idroelettrica.

Per una maggiore capillarità potrebbero essere necessari ancora diversi mesi, le navi cargo elettriche necessitano al pari delle auto di una serie di infrastrutture che al momento sono assenti nella maggior parte dei porti. Inoltre, il sistema di guida autonoma potrebbe creare diversi grattacapi in tutti quei porti particolarmente trafficati come ad esempio Shangai. Infine, le questioni burocratiche: diversi paesi hanno le proprie regole navali con una serie di responsabilità.