Lamborghini e Ferrari sospendono le vendite in Russia e stanziano fondi a sostegno dell’Ucraina

Lamborghini e Ferrari, come molti altri brand, hanno deciso di interrompere tutte le azioni in Russia fino a nuovo ordine.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Mentre la crisi in Ucraina continua, due dei più grandi produttori di supercar si stanno attivando per sostenere le persone colpite. Sia Ferrari sia Lamborghini, seguendo quindi le strategie di altri costruttori, hanno deciso di sospendere completamente tutti gli affari con la Russia. I due storici marchi italiani si aggiungono ad una lunghissima serie di altri costruttori che hanno deciso di terminare i rapporti con la Russia; mentre Ferrari ha dichiarato che la produzione resterà ferma fino a nuovo ordine, Lamborghini non è stata molto chiara a riguardo e ha solo precisato che la produzione è in pausa.

In aggiunta, Ferrari ha affermato di aver donato un milione di euro per sostenere gli ucraini in difficoltà: “[…] finanzierà progetti umanitari internazionali a sostegno dell'Ucraina e iniziative locali incentrate sull'accoglienza dei rifugiati nella regione italiana”. Si prevede l’arrivo di numerosi ucraini che saranno ospitati nelle aree vicine a Maranello.

La società del Cavallino ha anche aggiunto: “Ferrari è al fianco di tutti in Ucraina colpiti da questa crisi umanitaria in corso", ha dichiarato l'amministratore delegato della Ferrari Benedetto Vigna. “Anche se auspichiamo un rapido ritorno al dialogo e una soluzione pacifica, non possiamo rimanere indifferenti alla sofferenza di tutte le persone colpite. I nostri pensieri e il nostro sostegno vanno a loro. Stiamo facendo la nostra piccola parte al fianco delle istituzioni che stanno apportando un sollievo immediato a questa situazione”.

Lamborghini, invece, ha precisato che gli aiuti che sta inviando andranno direttamente all'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), un partner di lunga data del Gruppo Volkswagen, e ha dichiarato: “Automobili Lamborghini è profondamente addolorata per gli eventi in Ucraina e osserva la situazione con grave preoccupazione. Lamborghini spera in una fine veloce delle ostilità e in un ritorno alla diplomazia.” La dichiarazione è direttamente in linea con molte altre case automobilistiche, tra cui Volkswagen, Porsche, Chevrolet e Ford che hanno rilasciato comunicati analoghi.