Mitsubishi entra nel mondo EV con un crossover da 500km di autonomia

Il colosso nipponico entra nel mondo delle auto elettriche con un SUV a zero emissioni capace di 500km di autonomia con una sola ricarica.

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a cura di Federico Vecchio

L’inevitabile sentiero verso la mobilità green ha un nuovo partecipante che non ha dedicato le sue attenzioni al mondo dell’elettrico 100% fino ad oggi se non tramite un concept nel 2017.

Stiamo parlando di Mitsubishi e voci di corridoio giunte da fonti non ufficiali, unite all’ imminente entrata in commercio dei veicoli rivali Renault Megan eVision e Nissan Ariya, corroborano l’idea del marchio giapponese nel mondo EV; il prodotto sarà ispirato al concept e-Evolution del 2017 costruito sulle forme della intramontabile Lancer Evolution, reinterpretato in chiave di SUV a zero emissioni.

Il marchio nipponico ha in produzione la versione PHEV dell’Outlander, un plug in ibrido capace di fornire 57 km di autonomia in modalità EV e che garantisce emissioni di Co2 di appena 45 g/km; per quanto riguarda la categoria di veicoli totalmente elettrici, Mitsubishi non è al momento capace di offrire alcuna opzione, spingendo inevitabilmente i clienti verso le altre marche.

Questo deve necessariamente cambiare e l’obiettivo del gigante giapponese è proprio quello di accontentare la sempre più alta domanda nel settore elettrico.

Rispetto al concept e-Evolution del 2017, il design dovrà essere modificato a causa di alcuni elementi non adatti ad un modello prodotto in serie come, ad esempio, le porte dotate di apertura ad armadio e il portellone posteriore eccessivamente scolpito.Il punto di forza del crossover elettrico targato Mitsubishi sarà la notevole autonomia di ben 500 km con una singola ricarica e questo dato fa dedurre che sarà costruito sulla piattaforma CMF-EV della Nissan Ariya, che condivide la medesima autonomia.

Non è comunque detta l’ultima parola, infatti non è ancora stata esclusa la possibilità che l’auto prodotta da Mitsubishi possa nascere da una collaborazione del brand nipponico con uno dei suoi partner cinesi; la casa giapponese infatti opera da anni con diverse realtà che hanno sede nella fiorente Cina e poter contare sul totale appoggio di un partner cinese specializzato nel settore potrebbe rivelarsi un’idea finanziariamente sensata e tecnologicamente all’avanguardia per competere e anche trionfare sui concorrenti.

Nel campo della mobilità Green, il marchio Mitsubishi è ancora poco conosciuto mentre i leader di mercato come Tesla con Model 3/Model Y e Volkswagen con la ID.3 si fanno sempre più distanti rispetto al resto del gruppo che tenta faticosamente di liberarsi dei veicoli dotati di motore tradizionale e si muove verso un futuro sempre più incentrato sulle emissioni zero e la totale silenziosità.