Provano ad emulare The Grand Tour e rischiano ora il carcere

Grossi guai per due youtuber australiani che a bordo di alcune Porsche hanno provato ad emulare su strada pubblica alcune azioni definite decisamente troppo pericolose.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Quando si realizza un video su strada utilizzando la propria auto, sportiva o meno, è sempre necessario rispettare delle regole basilari di sicurezza stradale soprattutto se si circola su percorsi aperti al traffico; lo sappiamo tutti che non si può sfrecciare a velocità ben al di sopra del limite imposto dalla legge, ma c’è chi preferisce ugualmente sfidare la sorte e mettere in serio pericolo la propria incolumità e quella degli altri.

Due youtuber australiani sono stati “pizzicati” mentre stavano registrando un video per il loro canale “Vehicle Villains” e ora rischiano anche il carcere; nel video, si vedono alla guida di due potenti Porsche, 718 Boxster e 911 GT3, mentre sfrecciano a più di 180 km/h su strada pubblica. Le telecamere onboard lasciano ben poco spazio all’immaginazione ed evidenziano la guida spericolata constatata anche dagli agenti. In una rapida sequenza, i due ragazzi toccano i 170 e 186 km/h nelle strade del North Wales, conosciute con il nome di Evo Triangle, rese popolari dalla famosa testata Evo.

Secondo quanto riportato dalla BBC, il video sarebbe stato visto da un ispettore del dipartimento di polizia di Greater Manchester, il quale l’avrebbe inoltrato alla North Wales Police. La situazione per i due ragazzi ora è decisamente poco simpatica; sono stati accusati di guida pericolosa e la sanzione prevede una pena di 8 mesi di prigione con una sospensione della patente per 18 mesi. Inoltre, alla scadenza della sospensione, dovranno sostenere un nuovo esame di guida, svolgere 200 ore di servizi sociali e pagare l’equivalente di circa 800 euro per le spese processuali. In una nota, i due youtuber hanno dichiarato di aver già venduto le Porsche utilizzate per il video e di essersi ispirati ai programmi più noti del genere come Top Gear e The Grand Tour, programmi che però svolgono tutte le azioni su strade private o comunque in totale sicurezza.