Se Stoccarda, la città sede di Mercedes e Porsche, decide di vietare la circolazione delle auto Diesel - fino a Euro 5 comprese - nel centro della città, c'è qualcosa che davvero non va. La decisione è arrivata dalla Corte amministrativa, come mezzo per abbassare rapidamente gli elevati livelli di inquinamento cittadini, come denunciato da un'associazione ambientalista. Ed è subito polemica. Daimler, il gruppo di cui fa parte Mercedes, ovviamente non ci sta e fa notare che questa misura punitiva non risolverà il problema e che era possibile adottare soluzioni differenti più semplici ed efficaci.

Tuttavia i giudici la pensano diversamente: "Dal 2010 ad oggi le autorità hanno fallito nella missione di abbassare i livelli delle emissioni nocive", ha dichiarato il giudice Wolfgang Kern, "le restrizioni alla circolazione sono legali e, dal punto di vista della Corte, necessarie perché la protezione della salute supera il diritto al possesso e alla circolazione dei proprietari dei veicoli".
Gli organi governativi e alcune altre regioni tedesche stanno invece provando ad evitare i divieti, forzando il ritiro delle auto per migliorarne le emissioni, sulla scia del Dieselgate, lo scandalo che due anni fa vide Volkswagen coinvolta nella falsificazione dei valori delle emissioni delle proprie auto, al fine di aggirare le restrizioni.
Nel frattempo proprio in questi giorni si sono susseguiti gli annunci di alcuni produttori tedeschi riguardo al ritiro di alcuni dei propri modelli in circolazione al fine di migliorarne la tecnologia. Mercedes ha parlato di 3 milioni di veicoli in Europa, Audi di 850.000, mentre Volkswagen ha fatto sapere che richiamerà 4 milioni di auto per aggiornare il firmware che governa la centralina del motore.

Il dibattito su questi motori resta però acceso e intanto le vendite crollano. In una nazione come quella tedesca dove l'industria automobilistica occupa decine di migliaia di persone, prendere una decisione in merito non è semplice. Di recente ad esempio il Primo Ministro Winfried Kretschman, dei Verdi, ha dichiarato di preferire i richiami per aggiornare il software, piuttosto che il vecchio piano di vietare la circolazione dei veicoli più vecchi nei giorni di maggior inquinamento. Il Ministro dei Trasporti Dobrindt invece ha subito convocato gli amministratori delle aziende automobilistiche e gli esponenti di governo per un summit d'emergenza sull'argomento.
Quel che è certo comunque è che i motori Diesel hanno ormai gli anni contati. Recentemente Volvo ha infatti dichiarato che la sua attuale generazione di motori di questo tipo sarà anche l'ultima e che a partire dal 2023 non produrrà più auto con questo tipo di propulsore, mentre dal 2019 inizierà a realizzare auto elettriche. L'Olanda invece, da sempre molto attenta alle tematiche ambientali, potrebbe vietare del tutto la vendita di auto a benzina e diesel già dal 2025.
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