I camion elettrici a pantografo sono quasi realtà in Germania

I sistemi a pantografo non sono una novità nel senso assoluto e chi vive nelle grandi città sicuramente li avrà già visti sopra filovie e tram; la vera novità riguarda la loro implementazione sulle autostrade, forse un possibile aiuto per le emissioni?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Mercedes
, Volvo e altri marchi hanno fatto grandi annunci sul futuro dell'autotrasporto elettrico, ma finora sembrano avere a disposizione solo camion capaci di coprire le consegne dell’ultimo chilometro con autonomie contenute. A Lubecca, in Germania, è in fase di sperimentazione una soluzione per il trasporto su strada a lunga distanza
.

La tecnologia non è particolarmente nuova, ma potrebbe aiutare a rendere possibile l'autotrasporto elettrico a lunga distanza, come sostiene questo video di Tom Scott. Utilizzando cavi di alimentazione sospesi, come quelli utilizzati da alcuni tram e treni, i camion potrebbero semplicemente utilizzare l'energia della rete anziché l'energia della batteria.

I cavi sono sospesi sulla prima corsia dell’autostrada, consentendo ai camion di utilizzare un semplice e ben collaudato pantografo per alimentare il sistema propulsivo; i test sono in corso da quasi due anni e la sperimentazione continuerà per ulteriori 12 mesi. Allo stato attuale la tecnologia implica la presenza di un motore diesel di “affiancamento”, necessario per tutte quelle manovre che obbligano il camion ad uscire dalla corsia, come un banale sorpasso. In futuro o in specifici scenari cantieristici, questo escamotage potrebbe non essere necessario e rendere così i camion 100% elettrici.

Secondo Jan Bahcmann, responsabile del progetto per l'autostrada elettronica di Lubecca, l’utilizzo del sistema potrebbe ridurre di due terzi le emissioni di gas serra dell'industria degli autotrasporti. Naturalmente, il sistema funzionerebbe davvero solo per i camion che viaggiano principalmente in autostrada, per gli spostamenti cittadini sarebbero invece necessarie soluzioni a batteria. Qualora il sistema dovesse superare la fase sperimentale, potremmo presto vedere “sfrecciare” enormi camion su un singolo “binario” in modalità 100% elettrica e senza emettere alcun rumore generato dal motore.