Permute Tesla: il Cybertruck crolla di valore dopo soli 6 mesi

Tesla accetta ora permute del Cybertruck, novità rispetto al primo anno di consegne del pickup elettrico. Il valore è in netta diminuzione

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il crollo inavvertito del valore di Cybertruck evidenzia la crisi del pickup elettrico di Tesla, con proprietari che affrontano perdite devastanti a un solo anno dall'acquisto. Il veicolo che doveva rivoluzionare il mercato si sta rivelando un investimento disastroso per i primi acquirenti, con una svalutazione che supera di gran lunga quella media dei pickup tradizionali e mette in luce le difficoltà strategiche dell'azienda di Elon Musk.

Dopo aver inizialmente rifiutato di accettare i propri veicoli come permuta, Tesla ha recentemente cambiato rotta, accettando finalmente i Cybertruck in trade-in. I motivi di questa iniziale riluttanza sono ora evidenti: il pickup elettrico sta perdendo valore a una velocità allarmante. Un Cybertruck Foundation Series, acquistato nuovo nel 2024 per 100.000 dollari, viene oggi valutato dall'azienda appena 65.400 dollari, registrando una svalutazione del 34,6% in meno di un anno (ricordatevi di controllare la targa se acquistate usato).

Un dato particolarmente preoccupante se confrontato con la media del settore, dove i pick-up tradizionali perdono tipicamente il 20% del loro valore dopo un anno e raggiungono il 34% di svalutazione solo dopo 3-4 anni di utilizzo. Va inoltre sottolineato che le stime online di Tesla per le permute sono spesso più generose delle offerte finali effettivamente proposte.

Nonostante le cifre ufficiali proposte da Tesla siano già allarmanti, la situazione reale sul mercato dell'usato appare ancora più drammatica. Su piattaforme indipendenti come Car Guru, la svalutazione dei Cybertruck si avvicina addirittura al 45% dopo un solo anno, riflettendo più accuratamente le offerte che i proprietari possono aspettarsi dai concessionari.

Questo scenario critico è diretta conseguenza delle scelte commerciali di Tesla. L'azienda ha prodotto un numero eccessivo di Cybertruck Foundation Series, eliminando qualsiasi percezione di esclusività che avrebbe potuto sostenerne il valore. Un errore strategico che ha portato l'azienda a dover rimuovere i badge "Foundation Series" da alcuni veicoli per rivenderli come Cybertruck standard.

Al momento del lancio della produzione e delle prime consegne a fine 2023, il veicolo si presentava sul mercato con prezzi significativamente più alti e prestazioni inferiori rispetto a quanto inizialmente annunciato da Elon Musk. Una discrepanza che non è passata inosservata tra i potenziali acquirenti.

Nonostante Tesla vantasse oltre un milione di prenotazioni per il pick-up elettrico, soltanto circa 40.000 persone hanno effettivamente convertito la loro prenotazione in un ordine concreto. La conseguenza? Veicoli invenduti che rimangono fermi nei magazzini per mesi, costringendo Tesla a offrire pesanti sconti nel tentativo di smaltire l'inventario.

La situazione attuale presenta uno scenario preoccupante: Tesla si ritrova con migliaia di Cybertruck invenduti, i primi proprietari si stanno già liberando dei loro veicoli a un ritmo impressionante, e l'azienda ha dovuto rallentare drasticamente la produzione. Una combinazione di fattori che mette in discussione il futuro del modello e solleva interrogativi sulla strategia complessiva di Tesla nel segmento dei pick-up elettrici (che necessitano di una wallbox).

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