Toyota si ritira dal mercato russo e Mazda sarà la prossima

Toyota annuncia di chiudere la fabbrica di San Pietroburgo e lasciare il mercato, altrettanto farà Mazda con lo stabilimento di Vladivostok

Avatar di Florinda Maraschi

a cura di Florinda Maraschi

L’inaspettato inizio della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa, ha spinto la comunità imprenditoriale globale e molti paesi ad intraprendere delle azioni contro la Russia ed a sfavore della sua economia.

Diversi marchi internazionali di moda, abbigliamento ma anche catene di fast-food, hanno sospeso le vendite nel paese; altrettanto hanno fatto alcune aziende automobilistiche, come ad esempio Volkswagen, che ha deciso di sospendere la produzione locale. Oggi, sette mesi dopo l’inizio di un conflitto la cui risoluzione appare ancora lontana, altri produttori di automobili iniziano ad imitare il colosso tedesco. In particolare in questi giorni stanno giungendo annunci dalle aziende giapponesi.

La prima a comunicare la chiusura ufficiale del proprio stabilimento situato a San Pietroburgo, è Toyota, ufficialmente a causa della mancanza di materie prime. La produzione era già stata sospesa a marzo, ma la casa madre ad oggi non vede speranze di poter riprendere la normale attività produttiva, decretando di conseguenza la chiusura della fabbrica.Si trattava di una produzione di 100.000 veicoli l’anno, tra cui Rav4 e Camry, destinati anche
all’esportazione in Armenia, Bielorussia e Kazakistan.

L’azienda che ha sede nell’omonima città di Toyota, ha dichiarato che la decisione non è stata semplice e che assisterà i propri dipendenti fornendo loro supporto finanziario e riqualificazione per nuove prospettive di impiego. Rassicurazioni sono arrivate anche per il clienti, che continueranno a trovare una rete di supporto post-vendita.

Stando a quanto riferito dal quotidiano giapponese Nikkei Shinbun, specializzato in notizie di carattere economico, anche Mazda sta valutando di ritirarsi dal paese per ragioni del tutto simili a quelle fornite da Toyota. È quindi a rischio chiusura lo stabilimento di Vladivostok in joint venture col marchio locale Sollers, dove attualmente vengono prodotte la CX-5 e la Mazda6 insieme ad un veicolo russo destinato esclusivamente al mercato interno.

Con il defilarsi dei marchi automobilistici più famosi, il mercato russo dovrà necessariamente ripiegare sui marchi cinesi e sulla produzione locale, coi marchi Lada e Moskvich; quest’ultimo verrà probabilmente prodotto negli stabilimenti che Renault ha ceduto al governo.