Lo volete capire che le IA non sono "intelligenti"!? Sono algoritmi complessi, programmi, come tutti gli altri, solo con più potenzialità. E soprattutto non pensano! Come anche gia dimostrato scientificamente: https://it.wikipedia.org/wiki/Stanza_cinese.
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Ma di cosa stiamo parlando? Ogni volta che apro una chat scrivo a ripetizio "operatore"
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Spero davvero che i dipendenti licenziati abbiano fatto un sonoro pernacchione dinnanzi alle scuse da parte di un'azienda che, pur con utili in aumento, non si è fatta scrupoli a mandarli a casa per sostituirli con un sistema di AI, anche al discapito dei dipendenti rimasti il cui lavoro sarebbe peggiorato anche nella migliore delle ipotesi (dover risolvere sempre e solo i problemi piu complessi non credo sia il massimo della vita)
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Sarebbe questa la prova che la IA non è intelligente? Un esperimento mentale di quasi cinquant'anni fa? E' roba che risale alla preistoria della IA, e per essere precisi all'era della IA deterministica: Searle affermava pur scrivendo un programma nel quale una determinata immagine fosse stata associata alla parola "gatto", la "IA" conseguente si sarebbe limitata a eseguire questa istruzione senza avere nessuna consapevolezza dell'idea astratta di gatto. Tutte queste considerazioni oggi sono superate alla luce del fatto che le moderne reti neurali convoluzionali generano astrazioni come quelle dei riconoscitori di motivi ricorrenti presenti nella nostra corteccia cerebrale. A prescindere da questo, che la IA sia intelligente ormai non c'è il minimo dubbio: proprio in questi giorni GPT-5 ha trovato una nuova soluzione matematica a un quesito di efficienza algoritmica finora sconosciuta agli accademici, questa è l'ennesima dimostrazione che i moderni modelli di IA hanno capacità di generalizzazione che vanno al di là del loro dataset. Altri studi nel corso degli ultimi due anni hanno dimostrato che GPT-4o e affini e sono capaci di pensiero deduttivo, induttivo e abduttivo. Ah, e per la cronaca, gli "algoritmi" non descrivono altro che il funzionamento della rete neurale, potrei descrivere con un algoritmo anche il funzionamento delle tue sinapsi o del tuo nervo ottico.
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Sarebbe questa la prova che la IA non è intelligente? Un esperimento mentale di quasi cinquant'anni fa? E' roba che risale alla preistoria della IA, e per essere precisi all'era della IA deterministica: Searle affermava pur scrivendo un programma nel quale una determinata immagine fosse stata associata alla parola "gatto", la "IA" conseguente si sarebbe limitata a eseguire questa istruzione senza avere nessuna consapevolezza dell'idea astratta di gatto. Tutte queste considerazioni oggi sono superate alla luce del fatto che le moderne reti neurali convoluzionali generano astrazioni come quelle dei riconoscitori di motivi ricorrenti presenti nella nostra corteccia cerebrale. A prescindere da questo, che la IA sia intelligente ormai non c'è il minimo dubbio: proprio in questi giorni GPT-5 ha trovato una nuova soluzione matematica a un quesito di efficienza algoritmica finora sconosciuta agli accademici, questa è l'ennesima dimostrazione che i moderni modelli di IA hanno capacità di generalizzazione che vanno al di là del loro dataset. Altri studi nel corso degli ultimi due anni hanno dimostrato che GPT-4o e affini e sono capaci di pensiero deduttivo, induttivo e abduttivo. Ah, e per la cronaca, gli "algoritmi" non descrivono altro che il funzionamento della rete neurale, potrei descrivere con un algoritmo anche il funzionamento delle tue sinapsi o del tuo nervo ottico.
Searle non è affatto “superato”: il suo punto non era come riconosci un gatto, ma se questo implichi vera comprensione. Le CNN creano astrazioni utili, ma non provano coscienza. Dire che “la IA è intelligente senza dubbio” è un salto logico: dipende da cosa intendiamo per intelligenza. Infine, cervello e reti neurali non sono equivalenti: entrambi descrivibili in termini algoritmici, ma radicalmente diversi per natura.
Poi perdonami, è vero che si può descrivere sia una rete neurale artificiale sia un sistema biologico in termini algoritmici, ma questo non implica che siano la stessa cosa! Il cervello è un sistema biochimico complesso, non riducibile a un semplice algoritmo computazionale. La mente umana è legata al 50% (forse più) a fattori nè matematici nè rigidi (emotività, volontà) oltre che evolutivi adattativi. Non sono proprio paragonabili.
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Ci sono articoli che la mettono su un trono ed altri che la gettano nel cesso.
Quini, tirando le somme, questa ia che è tutto fuorchè "intelligente", è buona cosa o no?
Spoilera il contenuto nascosto.
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Appunto. E cos'è la "vera comprensione"? E' una funzione delle colonne corticali, riconoscitori massivamente paralleli di motivi ricorrenti ordinati gerarchicamente. Nel complesso nel cervello sono presenti cinquecento milioni di riconoscitori di motivi ricorrenti, questi motivi ricorrenti generano delle "astrazioni", ovvero idee approssimative, generiche e composite di un oggetto, un concetto o un'azione. Le reti neurali convoluzionali sono una ingegnerizzazione inversa della corteccia e generano astrazioni esattamente nella stessa maniera, è questo che le rende in grado di manipolare informazioni incomplete, inesatte o contraddittorie. I modelli linguistici, dal canto loro, riproducono piuttosto fedelmente le funzioni dell'area di Broca, addirittura studi del MIT hanno dimostrato una sorprendente sovrapposizione dell'attività neurale del cervello e dei neural transformer model durante la comprensione del linguaggio.


La coscienza non è che un meccanismo dell'attenzione finalizzato a una gestione ottimizzata delle nostre facoltà cognitive, le nostre risorse mentali, infatti, non sono illimitate, quindi la selezione naturale ha fatto in modo che emergesse un meccanismo che le facesse convergere sulle attività mission-critical. Considerala una sorta di imbuto cognitivo. Per esempio quando guardi una partita la tua attenzione si concentra sulla palla e sui giocatori, non stai facendo niente di così diverso dal "selezionare nodi interconnessi di fattori in relazione fra loro" di cui parla Bengio quando descrive la sua IA cosciente, è questo meccanismo che crea "l'illusione" della coscienza. Il SNC fa questo lavoro a vari livelli, per esempio lo stesso nervo ottico seleziona alcune informazioni rilevanti è le comprime attraverso l'algoritmo biologico del nervo ottico: la memoria, colmando i gap, crea "l'illusione" di avere una visione d'insieme.



Attualmente stiamo costruendo due intelligenze, diverse ma complementari: da una parte l'intelligenza linguistico-simbolica addestrata su testo, concetti e simboli astratti come GPT, Claude, Gemini ecc, dall'altra i modelli "incarnati" (embodied) destinati a interagire con la realtà fisica come V-JEPA2, PaLM-E ed Helix. Queste due architetture per ora stanno progredendo separatamente per ragioni di efficienza, ma un domani convergeranno dando vita una uno "spazio di rappresentazione" altamente dimensionale dove le astrazioni riferibili all'esperienza fisica e alle forme di comunicazione potranno interagire.


Sì, certo, e Geoffrey Hinton si è dilungato molto sulle differenze fra le due, giungendo però a conclusioni un po' diverse dalle tue.


Come dicevo la IA è una retroingegnerizzazione della corteccia, dove ha origine il pensiero astratto, non del limbico dove risiedono le emozioni ascribili ai mammiferi, e, per fortuna, nemmeno al cervelletto, da dove originano i nostri istinti aggressivo-territoriali: di tutto infatti abbiamo bisogno tranne che di un'alltra intelligenza che ragiona a colpi di cocktail di neurotrasmettitori.
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