Cloud Computing: 5 miti da sfatare secondo Verizon

L'adozione del cloud computing in azienda sarebbe rallentata da alcune convinzioni radicate presso i responsabili IT.

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a cura di Gaetano Di Blasio

La virtualizzazione ha portato grandi e rapidi vantaggi, ma anche qualche grattacapo, che si è dovuto presto imparare a gestire. Il passaggio successivo, cioè l'adozione del cloud computing, sta procedendo, ma lentamente, soprattutto perché la migrazione non è semplice.

Secondo i responsabili di Verizon, però, c'è dell'altro, stando a quanto afferma Alfonso Correale, Group Sales Manager per il Sud Europa di Verizon: "Ci sono ancora molte idee sbagliate che ostacolano la velocità di adozione del cloud e lasciano le aziende nel dubbio che sia realmente una decisione saggia da prendere".

Verizon è un fornitore di servizi, molti dei quali in cloud, soprattutto dopo l'acquisizione di Terremark, per questo le opinioni dei suoi manager potrebbero sembrare di parte.Ciononostante, si può condividere con loro la visione di un fenomeno ineluttabile. Il cloud non è una "moda passeggera" e sta cambiando radicalmente la modalità di fruizione dell'IT.

Certamente, il cloud porta vantaggi in termini di costi, flessibilità e scalabilità, come ricordano presso il provider, ma è forse esagerato ritenere adeguata a chiunque "la decisione di abbandonare la gestione IT on-premise", definito dai responsabili di Verizon "un gioco da ragazzi".

Secondo Verizon, peraltro, gli ostacoli sono rappresentati da alcune convinzioni legate al cloud, sintetizzate in cinque miti da sfatare. Riportiamo nelle seguenti pagini tali miti e relative opinioni, così come espresse dai portavoce di Verizon, aggiungendo qualche commento.