Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata...
Immagine di C'è chi è convinto che i large language model possano pensare C'è chi è convinto che i large language model possano pens...

Sorpresa! Gli sviluppatori esperti usano l'AI più dei junior

Gli utenti ricorrono maggiormente all'intelligenza artificiale ma intensificano anche i controlli sulla sua accuratezza e affidabilità.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Pubblicato il 29/08/2025 alle 16:03

La notizia in un minuto

  • I programmatori senior utilizzano l'AI per scrivere codice molto più dei colleghi junior: un terzo degli sviluppatori con oltre 10 anni di esperienza genera oltre il 50% del codice con strumenti AI, contro solo il 13% dei programmatori con meno di 2 anni di carriera
  • La differenza non deriva da pigrizia ma da responsabilità diverse: i senior usano l'AI per recuperare la gratificazione immediata del coding e testare rapidamente prototipi, mentre i junior preferiscono padroneggiare le basi tradizionali della programmazione
  • Oltre il 70% degli sviluppatori dichiara che l'AI rende il lavoro più piacevole, e i programmatori esperti mostrano maggiore consapevolezza dell'impatto ambientale del codice (80% vs 50% dei junior)
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

Non sono i giovani programmatori a fare maggiore affidamento sull'intelligenza artificiale per scrivere codice, bensì i loro colleghi più esperti; ed è proprio l'esperienza il fattore differenziante.  I dati emergono da un'indagine condotta su quasi 800 sviluppatori statunitensi.

I numeri parlano chiaro mostrano che circa un terzo degli sviluppatori con oltre dieci anni di esperienza utilizza strumenti di generazione automatica del codice per produrre più della metà del proprio software finale. Una percentuale che crolla drasticamente al 13% tra i programmatori con meno di due anni di carriera alle spalle. Austin Spires, direttore senior del coinvolgimento sviluppatori presso Fastly, la piattaforma di servizi cloud che ha condotto lo studio su 791 professionisti americani, offre una spiegazione che va oltre i semplici stereotipi generazionali.

Ti potrebbe interessare anche

youtube play
Guarda su youtube logo

La chiave di lettura non risiede nella pigrizia dei veterani del codice, ma nelle diverse responsabilità che caratterizzano i ruoli senior. "Quando si guarda al quadro generale di cosa fa un ingegnere senior, ci si accorge che non passa tutto il giorno a scrivere codice", spiega Spires. L'AI diventa quindi uno strumento per recuperare quella sensazione di gratificazione immediata che caratterizzava i primi approcci alla programmazione, permettendo di testare rapidamente idee e sviluppare prototipi con quella "scarica di dopamina" che rendeva il coding così coinvolgente agli inizi.

Controintuitivamente, i giovani programmatori mostrano una preferenza marcata per l'approccio tradizionale alla scrittura del codice. Questo trend, che Spires definisce "incoraggiante", dimostra come i nuovi arrivati nel settore vogliano padroneggiare le basi della programmazione senza delegare all'intelligenza artificiale. Per loro, gli strumenti AI rappresentano un supporto utile ma non un sostituto dell'esperienza diretta nella creazione di software.

L'AI non sostituisce la conoscenza, ma la amplifica

La differenza di approccio si riflette anche nella percezione dell'efficacia: una leggera maggioranza degli sviluppatori senior ritiene che gli strumenti AI li aiutino a rilasciare software più velocemente, nonostante debbano dedicare più tempo al controllo di eventuali bug generati artificialmente. Tra i junior developer, meno della metà condivide questa opinione. La spiegazione risiede probabilmente nella capacità degli sviluppatori esperti di individuare rapidamente i difetti nel codice, mentre i colleghi meno esperti faticano maggiormente nell'editing del software.

Un altro aspetto emergente dallo studio riguarda la sensibilità ambientale legata allo sviluppo software. Solo la metà dei programmatori junior considera l'impatto energetico del codice che scrive, ma questa percentuale sale all'80% tra i professionisti più esperti. Quasi un rispondente su dieci ammette di non conoscere affatto il consumo energetico del proprio software, evidenziando un gap formativo significativo.

"Non esistono molti incentivi per i fornitori di strumenti AI a rivelare quale sia l'impronta ambientale di queste tecnologie", osserva Spires. La maggiore consapevolezza degli sviluppatori senior deriva dalla comprensione degli effetti secondari e terziari del proprio codice sulla comunità e sugli utenti finali, una maturità professionale che i giovani colleghi svilupperanno con il tempo.

Un futuro più piacevole per tutti

Nonostante le differenze generazionali, l'adozione dell'AI nel coding sembra destinata a crescere: solo l'1,8% dei partecipanti dichiara di non utilizzare mai strumenti di generazione automatica del codice. Il dato più significativo riguarda la soddisfazione lavorativa: oltre il 70% degli sviluppatori intervistati afferma che l'AI rende il proprio lavoro più piacevole, contro meno del 20% che riscontra maggiori difficoltà. Per oltre il 30% dei rispondenti, la programmazione automatizzata ha reso il lavoro "significativamente più piacevole", suggerendo che l'intelligenza artificiale stia effettivamente migliorando l'esperienza professionale nel settore dello sviluppo software.

Fonte dell'articolo: go.theregister.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram
Live

I più letti di oggi


  • #1
    Il ragno delle Canarie che ha dimezzato il suo genoma
  • #2
    Windows 7 “mini” da 69 MB: geniale o inutile?
  • #3
    Nascita e morte del CD: la tecnologia che ha cambiato tutto
  • #4
    Allenarsi rallenta il cuore (e ti fa guadagnare anni)
  • #5
    Intel rilancia: AVX e AMX tornano con Nova Lake
  • #6
    Siri cambia anima: l’AI di Google arriva su iPhone
Articolo 1 di 5
C'è chi è convinto che i large language model possano pensare
Un'analisi confronta il ragionamento CoT con i processi cognitivi umani e i risultati dei benchmark.
Immagine di C'è chi è convinto che i large language model possano pensare
1
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata
Dalle aule di Stanford ai laboratori Google, il nostro Grand Tour in Silicon Valley ha svelato il vero spirito della disruption AI. Abbiamo trovato una forte comunità italiana tra campus, startup e big tech: l'innovazione è qui.
Immagine di Abbiamo fatto un giro in Silicon Valley, ecco com'è andata
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Tolleranza zero al blackout: l'UPS trifase come pilastro della resilienza industriale e aziendale
Per la resilienza industriale, gli UPS trifase sono un pilastro contro i blackout. Evitano danni e fermi. Caratteristiche chiave: modularità, scalabilità e monitoraggio remoto.
Immagine di Tolleranza zero al blackout: l'UPS trifase come pilastro della resilienza industriale e aziendale
1
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
25 strumenti AI per la creazione di contenuti e il marketing
Una guida analizza 25 strumenti IA per la creazione di contenuti, evidenziando una tendenza all'automazione accessibile che promette di abbassare la barriera d'ingresso al mercato.
Immagine di 25 strumenti AI per la creazione di contenuti e il marketing
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
Perché Alphabet trasforma i progetti moonshot in società indipendenti
L'interesse concreto nei progetti resta quando questi diventano aziende indipendenti.
Immagine di Perché Alphabet trasforma i progetti moonshot in società indipendenti
Leggi questo articolo
Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.