IBM vuole entrare in contatto con 800 startup entro la fine dell'anno, e per farlo ha sviluppato un metodo per identificare le aziende emergenti. Emily Fontaine, responsabile globale del venture capital per il colosso tecnologico statunitense, si occupa del progetto.
Un'iniziativa che racconta anche come è cambiata la stessa IBM negli ultimi anni. Un tempo conosciuta principalmente come produttore di hardware, l'azienda ha ora spostato il proprio focus verso settori in rapida crescita come l'intelligenza artificiale e il cloud ibrido. Questa evoluzione si concretizza anche attraverso IBM Ventures, il braccio di venture capital guidato da Fontaine, che gestisce un fondo da 500 milioni di dollari dedicato specificamente alle tecnologie di AI per le imprese.
I cinque pilastri della strategia di investimento
Il primo criterio di valutazione riguarda l'allineamento strategico con gli obiettivi di IBM. Fontaine cerca startup che abbiano una visione differenziata e che si muovano in sintonia con i trend principali del settore e la strategia a lungo termine dell'azienda. Questo significa privilegiare aziende che operano in ambiti complementari alle competenze core di IBM, creando potenziali sinergie operative e commerciali.
La qualità tecnologica rappresenta il secondo pilastro fondamentale. "Stiamo parlando di soluzioni rivoluzionarie? La qualità è eccezionale? La tecnologia è fantastica?" sono le domande che Fontaine si pone quando valuta il prodotto di una startup. L'attenzione si concentra su innovazioni che possano rappresentare un vero salto qualitativo rispetto alle soluzioni esistenti.
Il terzo elemento di valutazione comprende l'analisi del mercato e della concorrenza. Oltre a considerare la validità tecnica della soluzione, Fontaine esamina la sostenibilità finanziaria del progetto, analizzando il mercato totale indirizzabile e i "venti favorevoli" del settore. Particolare attenzione viene posta sulla capacità dell'azienda di identificare e occupare spazi di mercato ancora inesplorati, dove possa emergere come leader.
Il quarto criterio riguarda la composizione del team. Fontaine, che si definisce una leader collaborativa e incoraggia il lavoro di squadra anche all'interno del proprio gruppo (dedicando due volte a settimana del tempo specifico alla collaborazione di team), applica la stessa filosofia nella valutazione delle startup. Cerca fondatori di alta qualità con competenze approfondite nel loro settore di riferimento.
Tuttavia, dato che IBM Ventures non guida gli investimenti ma co-investe insieme ad altri fondi di venture capital di primo livello, Fontaine considera fondamentale anche la composizione della capitalization table. "Devi pensare a chi c'è nella cap table. È una cap table in cui credi?" si chiede, riferendosi al documento che delinea le partecipazioni azionarie degli investitori in una startup.
L'ultimo pilastro della strategia di valutazione si concentra sulla disciplina finanziaria. Pur apprezzando l'ambizione imprenditoriale, Fontaine sottolinea l'importanza di obiettivi finanziari ragionevoli e realistici. Le startup devono dimostrare di avere milestone concrete e modelli di business scalabili, elementi essenziali per garantire una crescita sostenibile nel tempo.