Nestlé ha annunciato il licenziamento del CEO Laurent Freixe per violazione delle policy aziendali relative ai rapporti sul posto di lavoro, dopo aver scoperto una relazione sentimentale non dichiarata con una subordinata diretta. La decisione arriva dopo appena un anno dalla nomina di Freixe, chiamato a risollevare le sorti di un'azienda che sta vivendo una fase di stagnazione dopo il boom pandemico.
L'indagine interna che ha portato al licenziamento è stata condotta direttamente dal presidente del CdA Paul Bulcke insieme a Pablo Isla, membro indipendente del board ed ex amministratore delegato di Zara, con il supporto di consulenti legali esterni. "È stata una decisione necessaria", ha dichiarato Bulcke, sottolineando come i valori e la governance di Nestlé rappresentino "le fondamenta solide della nostra azienda", pur esprimendo gratitudine per gli anni di servizio di Freixe.
Il manager francese, che aveva trascorso quasi quattro decenni all'interno del gruppo svizzero, era stato scelto proprio per la sua conoscenza intima dei meccanismi interni dell'organizzazione. In un'intervista al Financial Times dello scorso maggio, Freixe aveva evidenziato questo aspetto come il suo principale punto di forza: "Per questo motivo, e forse per il mio stile, sono molto vicino alle persone, quindi è un grande vantaggio".
Il timing del licenziamento non poteva essere più critico per Nestlé. L'azienda sta affrontando un periodo di difficoltà dopo aver beneficiato del boom pandemico, quando i consumatori facevano scorte di prodotti alimentari per il consumo domestico. A luglio, però, la società ha registrato un calo dell'1,8% nelle vendite semestrali del gruppo, scese a 44,2 miliardi di franchi svizzeri (circa 55 miliardi di dollari).
Il mercato azionario riflette questa debolezza strutturale. Le azioni Nestlé hanno subito una perdita di quasi il 40% rispetto al massimo raggiunto all'inizio del 2022, evidenziando la perdita di fiducia degli investitori nelle capacità di rilancio dell'azienda.
La strategia del ritorno alle origini
Quando aveva assunto la guida di Nestlé nell'agosto del 2023, Freixe aveva delineato una strategia di rifocalizzazione sui punti di forza storici dell'azienda: caffè, prodotti per animali domestici e alimentari. La sua critica al predecessore Mark Schneider era stata netta, accusandolo di aver "indebolito il tessuto dell'organizzazione" attraverso l'espansione in settori come gli integratori alimentari e altre nuove categorie.
Schneider rappresentava una rarità nella storia di Nestlé: era stato il secondo dirigente esterno a guidare l'azienda nei suoi 159 anni di storia. Freixe, al contrario, si era sempre presentato come l'insider per eccellenza, con un percorso che lo aveva portato a ricoprire incarichi in Ungheria, Spagna e America Latina durante i suoi quasi quarant'anni di carriera nel gruppo.
La continuità interna rimane una priorità per il consiglio di amministrazione. Philipp Navratil, ex amministratore delegato di Nestlé Nespresso, è stato scelto come nuovo CEO. Bulcke ha elogiato le capacità di Navratil nel raggiungere risultati concreti e il suo stile "collaborativo", assicurando che la transizione non comporterà cambiamenti strategici significativi.
"Non stiamo cambiando rotta sulla strategia", ha scritto Bulcke, "e non perderemo ritmo sulle performance". Una dichiarazione che cerca di rassicurare i mercati sulla stabilità dell'azienda, nonostante l'ennesimo cambio ai vertici in un momento di particolare vulnerabilità competitiva.