La crescita esplosiva di Nvidia nel settore dell'intelligenza artificiale nasconde una realtà sorprendente che emerge dai documenti depositati presso la Securities and Exchange Commission: la dipendenza quasi totale del colosso dei semiconduttori da una manciata di clienti strategici.
Nvidia ha celebrato ricavi record per 46,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre, con un incremento del 55% trainato dal boom dei data center AI, ma i numeri rivelano una concentrazione di fatturato che ricorda le dinamiche delle aziende di nicchia piuttosto che quelle di un gigante tecnologico globale. Una situazione non ideale per nessuno, quella di dipendere da pochi grandi clienti, ma ancora meno per un colosso come Nvidia.
La geografia nascosta dei ricavi da record
I documenti ufficiali svelano una struttura di clientela che definire concentrata sarebbe un eufemismo. Due soli acquirenti, identificati nei filing come Customer A e Customer B, hanno generato il 39% dell'intero fatturato trimestrale di Nvidia. Il primo da solo rappresenta il 23% dei ricavi, mentre il secondo contribuisce per il 16%, cifre che in termini assoluti si traducono in oltre 18 miliardi di dollari provenienti da appena due relazioni commerciali.
La situazione si fa ancora più interessante analizzando il quadro completo: sei clienti non identificati controllano complessivamente l'85% del business di Nvidia. Quattro aziende aggiuntive, oltre ai due giganti principali, rappresentano un ulteriore 46% del fatturato, configurando uno scenario in cui l'intera fortuna della compagnia più preziosa al mondo dipende da pochissimi clienti.
Nvidia specifica che tutti questi clienti strategici sono acquirenti "diretti": produttori di apparecchiature originali, integratori di sistema e distributori che comprano i chip direttamente dall'azienda. Questa precisazione esclude, almeno formalmente, che giganti del cloud computing come Microsoft, Amazon o Google possano essere uno di questi due grandi compratori, anche se potrebbero essere indirettamente responsabili di quei livelli di spesa attraverso le loro catene di fornitura.
La CFO di Nvidia, Colette Kress, ha chiarito che i "grandi fornitori di servizi cloud" rappresentano la metà dei ricavi del segmento data center, che a sua volta costituisce l'88% dei guadagni totali dell'azienda. Questo dato suggerisce che dietro i clienti diretti si nasconda comunque l'influenza determinante dei colossi tecnologici che stanno investendo massicciamente nell'infrastruttura AI.
Il paradosso della crescita concentrata
La traiettoria di crescita di Nvidia negli ultimi due anni rappresenta un fenomeno senza precedenti nella storia industriale moderna. L'azienda ha saputo posizionarsi all'epicentro della rivoluzione dell'intelligenza artificiale, beneficiando di una domanda che sembra insaziabile per i suoi processori specializzati. Tuttavia, questa crescita straordinaria porta con sé una volatilità intrinseca legata al fatto di operare alla frontiera dell'infrastruttura AI e delle politiche commerciali globali.
Tutto questo si inserisce in una trasformazione più ampia dell'economia digitale, dove multiple industrie - dal cloud computing alla produzione di semiconduttori, dallo storage dei dati ai data center - stanno registrando incrementi di fatturato significativi grazie all'AI. Una situazione che ha portato molti, recentemente, a ventilare l'ipotesi che si tratti di una bolla finanziaria.
Il catalizzatore principale di questa crescita esplosiva risiede nell'adozione accelerata dell'AI da parte delle imprese. Molti riportano un ROI positivo, ma ci sono anche dati secondo cui il 95% dei progetti non ha portato a nulla.
La colpa di questi fallimenti tuttavia non è la tecnologia in sé quanto una sua applicazione goffa e mal realizzata. Pur sapendolo, il risultato potrebbe essere comunque un piccolo crollo economico, ma resta chiaro che l'AI è una tecnologia che resterà al centro di tutto.
Comprensibilmente nessuno vuole restare indietro e , pur con i rischi di sbagliare, il "motore FOMO" è davvero potente. E così le aziende adottano soluzioni AI a un rimo pazzesco, e da qui arrivano i ricavi altrettanto pazzeschi di Nvidia.
Basterebbe tuttavia che uno o due di questi grandi clienti cambia strategia per mettere Nvidia in una situazione molto difficile. Specialmente in un contesto geopolitico sempre più complesso e in un mercato tecnologico caratterizzato da cicli di innovazione sempre più rapidi.