La notizia della nomina di due nuovi amministratori delegati per Oracle ha catturato l'attenzione del settore tecnologico non tanto per il cambio di leadership in sé, quanto per alcuni dettagli emersi dalla documentazione SEC che suggeriscono una gerarchia tutt'altro che paritaria. Mentre il comunicato ufficiale presentava Clay Magouyrk e Mike Sicilia come perfetti co-CEO alla pari, i documenti ufficiali rivelano che il primo riceve stock option per un valore di 250 milioni di dollari contro i 100 milioni del secondo.
Potrebbe essere il primo indizio di come Oracle intenda realmente strutturare la propria transizione verso l'era dell'intelligenza artificiale.
La strategia del doppio binario
Il consiglio di amministrazione sembra aver optato per una strategia che permetta di coprire due fronti cruciali per il futuro dell'azienda. Magouyrk arriva dal mondo Amazon Web Services e porta con sé una profonda conoscenza dell'infrastruttura cloud, mentre Sicilia si concentra sulle applicazioni verticali e sull'AI applicata ai settori industriali. Secondo Scott Bickley di Info-Tech Research Group, "il cavallo di punta è decisamente Clay", suggerendo che la differenza nelle stock option non sia casuale ma rifletta una precisa gerarchia interna.
Lauren Nelson di Forrester sottolinea come Magouyrk abbia "guidato silenziosamente la rivoluzione dal lato cloud" dell'azienda. La scelta di due figure interne non è casuale: Oracle ha privilegiato dirigenti che hanno dimostrato di saper lavorare insieme, riducendo al minimo il rischio di attriti nella fase di transizione.
Dietro questa riorganizzazione manageriale si staglia la figura di Larry Ellison, 81 anni, che controlla oltre il 40% delle azioni Oracle e continua a gestire l'azienda con pugno di ferro. "Larry gestisce Oracle in modo autoritario", spiega Bickley, sottolineando come sia difficile applicare le logiche manageriali moderne a un'azienda così personalizzata. Gli osservatori del settore punterebbero su Magouyrk come eventuale successore del leggendario fondatore, quando questi deciderà di fare un passo indietro.
Sembra che a parlare sia un consulente, che si lamenta di come nelle PMI italiane l'innovazione sia impossibile perché ostacolata dall'anziano grande capo, accentratore e ostile a ogni ammodernamento. Ma Oracle non è niente di tutto questo, checché ne dicano gli analisti.
Il nuovo assetto dirigenziale riflette anche il particolare approccio di Oracle all'intelligenza artificiale. A differenza dei grandi hyperscaler come Microsoft, Amazon e Google, che competono aggressivamente per conquistare nuovi clienti AI, Oracle preferisce consolidare la propria base installata esistente, aggiungendo servizi di intelligenza artificiale per rendere le proprie offerte più attraenti per le aziende già clienti.
La figura di Safra Catz, CEO dal 2014, aggiunge un ulteriore elemento di interesse alla vicenda. Il suo nuovo ruolo di Vicepresidente Esecutivo del Consiglio di Amministrazione, menzionato solo nel sesto paragrafo del comunicato Oracle, lascia aperte diverse interpretazioni. Potrebbe essere la candidata naturale a succedere a Ellison come presidente, oppure rappresentare una forma elegante di allontanamento dalle operazioni quotidiane.
Durante una conference call successiva all'annuncio, la Catz ha precisato di essere "ancora qui come dipendente Oracle", spiegando che la transizione avviene in un momento di grande fermento per l'azienda, con diversi contratti importanti all'orizzonte. "Volevamo fare la transizione mentre le cose vanno alla grande", ha dichiarato.
Una strategia di pricing distintiva
L'approccio di Oracle all'intelligenza artificiale si distingue anche per le politiche di prezzo particolarmente aggressive. Secondo Bickley, l'azienda ha evitato di applicare sovraprezzi per i servizi AI, una strategia che contrasta con quella dei concorrenti. "I prezzi e le condizioni di Oracle per l'AI sono stati molto generosi ultimamente", osserva l'analista, evidenziando come l'azienda punti a spostare la propria base clienti legacy verso il cloud piuttosto che conquistare nuovi mercati.
Balaji Abbabatulla di Gartner prevede che presto emergeranno maggiori dettagli sui ruoli specifici dei due CEO, possibilmente durante il prossimo Oracle AI World di metà ottobre. La differenza nelle stock option potrebbe semplicemente riflettere la diversa anzienità dei due dirigenti nell'azienda, con Magouyrk presidente dal 2014 e Sicilia nominato in quel ruolo solo lo scorso giugno.