Anno 2025, l'importante è che ci sia il wi-fi, il resto viene dopo. A essere critici si potrebbe sintetizzare così il progetto "Roma 5G". Dal valore complessivo di 100 milioni di euro, l'iniziativa rappresenta una sfida ambiziosa che sta già attirando l'attenzione di numerose città europee. Il fine è collegare decine di piazze romane tramite internet wireless gratuita, a velocità elevata.
Una piattaforma tecnologica unica
L'unicità risiede nella sua natura onnicomprensiva. Come sottolinea Diego Galli, direttore generale di INWIT, "si tratta di una piattaforma infrastrutturale completa che comprende 4G, 5G, WiFi pubblico in 100 piazze, sensori IoT, fibra". Il sistema integra connettività ad alta velocità, videosorveglianza intelligente e monitoraggio della qualità dell'aria in un'unica soluzione tecnologica.
Il cuore pulsante del progetto è gestito da Smart City Roma, società controllata da INWIT, che sta coordinando la realizzazione di un'infrastruttura destinata a rivoluzionare l'esperienza urbana di cittadini e turisti. L'investimento prevede 80 milioni di euro da fondi privati e 20 milioni da risorse pubbliche, con una tempistica che si estende fino al 2026.
Basta il Wi-Fi gratuito?
L'aspetto più immediatamente fruibile per i cittadini riguarda la rete Wi-Fi pubblica gratuita, che utilizza lo standard WiFi 6 di ultima generazione. La soluzione adottata promette prestazioni elevate con velocità fino a 300 Mbps in download e 37 Mbps in upload. Michele Gamberini, amministratore delegato di Smart City Roma, evidenzia la praticità del sistema: "L'accesso sarà valido sempre, senza bisogno di riloggarsi, fino a 14 giorni dopo il primo log e in tutte le piazze del progetto". Gli utenti potranno collegarsi utilizzando semplicemente il proprio indirizzo email o l'account Facebook, eliminando le complicazioni tipiche delle reti pubbliche tradizionali.
Cosa si cela dietro i numeri
Le prime 55 piazze coinvolte nel progetto stanno già dimostrando l'apprezzamento del pubblico. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma Capitale, ha fornito dati significativi durante la presentazione a Piazza del Popolo: "Ad agosto, il Wi-Fi di Roma 5G ha già totalizzato 55.680 accessi". Attualmente, 26 piazze sono completamente operative, mentre altre 22 sono cablate e pronte all'attivazione.
Parallelamente, la copertura 5G della metropolitana procede secondo il cronoprogramma stabilito. La linea A ha raggiunto la copertura completa, mentre i lavori sulla linea B e B1 sono in corso, con priorità per quest'ultima per motivi di sicurezza. La linea C, attualmente in fase progettuale, sarà completata entro giugno 2026. Ma c'è un però.
Non è tutto oro...
Questo quadro di efficienza e modernità contrasta notevolmente con la percezione e la realtà di altri servizi essenziali della Capitale. Mentre si celebra la connettività di ultima generazione, persistono criticità croniche in settori vitali, creando un parallelismo critico tra l'innovazione tecnologica che funziona e i servizi di base che faticano a decollare.
Il completamento della copertura 5G della linea A della metropolitana è certamente un esempio di efficienza. Tuttavia, il trasporto pubblico romano è storicamente afflitto da problemi di sovraffollamento, ritardi, guasti frequenti e scarsa manutenzione, che rendono spesso il servizio inefficiente e stressante per cittadini e turisti. I numerosi scioperi e le continue deviazioni o interruzioni delle linee di bus e tram, spesso a causa di lavori o guasti, testimoniano una gestione tutt'altro che "smart" della mobilità urbana quotidiana.
Mentre i sensori IoT del progetto "Roma 5G" monitorano la qualità dell'aria per una città più pulita e sostenibile, la gestione dei rifiuti è uno dei problemi più complessi e visibili di Roma. La carenza di impianti di smaltimento, i cumuli di immondizia in strada e le difficoltà nel raggiungere percentuali di raccolta differenziata elevate rispetto al resto d'Italia rappresentano una sfida perenne che mina la vivibilità e l'immagine della città. In questo caso, la tecnologia avanzata per il monitoraggio ambientale si scontra con una problematica di base che non trova ancora una soluzione strutturale e duratura.
Modello sostenibile?
Monica Lucarelli, assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale, ha sottolineato come questa infrastruttura rappresenti "un nuovo tassello del progetto Roma 5G" che trasforma la Capitale in un laboratorio di innovazione urbana. La piattaforma rimane aperta agli operatori telefonici: Tim, Fastweb/Vodafone, WindTre e Iliad - garantendo neutralità competitiva e possibilità di sviluppi futuri. Secondo Antonino Ruggiero, amministratore delegato di Boldyn Networks Italia, il modello Roma ha fatto scuola: 5 città europee di tre diversi paesi hanno chiesto di replicare il modello.